Chiarello, serviva la doppietta
In attacco sarebbe servito un cambio. Suljic da ritrovare
PISTOIA – Chiarello è in condizione, anche se si gioca un voto fallendo l’occasione per mettere in cassaforte la partita. Blondett sembra in gruppo da molti giorni tanto è il suo affiatamento e, invece, è arrivato solo mercoledì. Macchioni ha sicurezza a dispetto dei soli 18 anni, Casarini, riportato nel suo ruolo naturale, conferma che dai suoi piedi può passare molto gioco. La gara di Pistoia, però, consegna anche alcune riserve: soprattutto Suljic, che stenta ancora, e la diga in mezzo scricchiola un po’. Sul risultato pesa oggi anche l’assenza di una alternativa in avanti: con i se e i ma non si scrivono i risultati, ma almeno un cambio sarebbe stato utile per aggiungere freschezza nella ripresa. Sarà così ancora per due gare.
PISSERI – Attento: inoperoso nel primo tempo, il primo tiro è alla mezzora della ripresa, e si fa trovare pronto. Il gol è un bel gesto tecnico su cui nulla ouò fare. Resta a terra due minuti prima del pareggio: condizioni da verificare: 6
BLONDETT – Coinvolto: già ben inserito nel gioco, anticipi precisi, chiusure efficaci. Sale anche due volte sui calci piazzati, per girare di testa. Meriterebbe sorte migliore: 6.5
SCOGNAMILLO – Ruvido: ha maniere forti, e questo può anche essere utile per farsi ‘sentire’ dagli avversari. Però anche l’irruenza, spesso, va dosata e capitalizzata meglio: 6
MACCHIONI – Disinvolto: essere titolare non gli pesa e non lo condiziona. Ha già maturità e si sa gestire, anche con qualche buona uscita palla al piede nel primo tempo: 6
PARODI – Frenato: quando scatta palla al piede si intuisce che contrastarlo è un problema per chi prova a mettersi sulla sua strada. Però lo fa solo a intermittenza, e nella ripresa attenua la spinta e perde qualche pallone di troppo: 6
MORA – (dal 37’st) Debuttante: pochi minuti, e pochissimi palloni toccati: ng
CASARINI – Costruttore: molto gioco passa dai suoi piedi, anche la manovra da cui nasce il vantaggio, anche alcuni piazzati che sono assist da sfruttare meglio. Giocare a testa alta è un aiuto: 6.5
GAZZI – (dal 25’st) Ordinato: prova a dare ordine anche nei dieci minuti in cui i Grigi tentano di riprendere la gara. Senza però farsi sentire più di tanto: ng
SULJIC – Involuto: non è ancora il giocatore che abbiamo conosciuto l’anno scorso. Può essere per la condizione che ancora latita, ma è come spaventato quando ha la palla nei piedi e si rifugia in retropassaggi da evitare, specie per una squadra che deve stare alta: 5.5
CELIA – Intermittente: alla prima partita vera tanta volontà qualche buona progressione a sinistra, ma ancora un po’ di fatica a puntare e saltare l’uomo: 6
RUBIN – (dal 1’st) Suggeritore: va un sovrapposizione, anche se dovrebbe farlo con più frequenza perché i suoi cross sono suggerimenti da utilizzare meglio. Anche per lui, però, serve lavorare sulla condizione: 6
CHIARELLO – Ispirato: forse è gol già dopo 5′, lo è al 17′, il primo del campionato. Il migliore in campo nel primo tempo, in una posizione cucita a misura per lui. Potrebbe anche raddoppiare, unica nota stonata, di quelle che, però, condizionano l’esito finale del concerto: 6.5
DI QUINZIO – (dal 20’st) Volenteroso: alza il ritmo, ma la sensazione è ancora del ‘volere, ma non potere’. Perché con i suoi mezzi tecnici, può incidere di più e meglio: ng
CORAZZA – Distante: si porta dietro sempre un paio di avversari e questo serve alla squadra per liberare spazi. Però spesso si trova troppo lontano dalla porta per incidere, anche in quando, come oggi, è terminale offensivo: 6
ARRIGHINI – Avanzato: alza spesso la sua posizione e nel primo tempo è più ‘pesante’ nella manovra. Il pallone del raddoppio, nella ripresa, gli passa a pochi centimetri: 6