Sferisterio: senza tamburello regnano erbacce e rifiuti
La situazione di degrado dell'area sportiva di via Lung'Orba
OVADA – È un luogo simbolo per chi ha più di 60 anni, se non altro per i ricordi legati alle grandi sfide del tamburello di quasi mezzo secolo fa. Un presente, per lo Sferisterio di via Lung’Orba, desolante, fatto di vegetazione incolta e troppa spazzatura. Lo scorso anno un misterioso “benefattore” si incaricò, lavorando nelle ore notturne per evitare problemi, di liberare le piante lungo la discesa dall’edera che le stava soffocando. Oggi la manutenzione ordinaria, al termine di una stagione estiva in cui l’attività tamburellistica è stata sospesa, è solo un lontano ricordo.
Negli ultimi anni infatti ad occuparsene sono stati solo i rappresentanti delle società “Ovada in sport” e “Paolo Campora”, in altri frangenti i militi della Croce Verde in previsione del loro week end gastronomico. Il progressivo allontanamento ha prodotto l’attuale situazione. Lo Sferisterio sarebbe affidato alla gestione della “Servizi Sportivi” che però non se ne occupa per concentrare attenzioni e risorse scarse sul Geirino di Ovada. Ecco perché nell’immediato non c’è una prospettiva concreta di invertire questa triste tendenza.
Il muro, ridipinto nel 2016 per offrire ai giocatori un contrasto migliore con la pallina, è solo un lontano ricordo del rinnovato attivismo di una breve stagione. Ora l’unica prospettiva sembra installare una chiusura per impedire lo scempio notturno, visto che sono in aumento gli abbandoni – i rifiuti si mescolano con sempre maggior frequenza alle erbacce – nelle aree verdi dell’impianto sportivo. Sempre che basti.