‘Alessandria città delle biciclette’ riapre
Omaggia a due centenari, quello di Luigi Malabrocca e quello di Fiorenzo Magni
ALESSANDRIA – AcdB Museo ha riaperto al pubblico, a Palazzo Monferrato in via San Lorenzo 21, dopo la pausa estiva e secondo le regole di prevenzione Covid, e torna ad essere visitabile nelle canoniche giornate di sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (su prenotazione invece le visite guidate, solo per un numero limitato di persone). L’ingresso è sempre gratuito.
Il museo Alessandria Città delle Biciclette riapre e mette in programma duecento anni di omaggi. Cento, per il centenario di Luigi Malabrocca (22 giugno 2020 – 1 ottobre 2006), la celebre maglia nera, il tortonese di cui il Museo AcdB custodisce la preziosa bicicletta: a lui il museo dedicherà uno spazio “Maglia Nera” puntando le luci della ribalta su una figura cara a tutti e ad un mondo che ama rallentare, prima che accelerare.
L’altro centenario è un doveroso tributo “gemellato”: è il centenario di Fiorenzo Magni (7 dicembre 1920 – 19 ottobre 2012), e al “Leone delle Fiandre”, così soprannominato per aver vinto anche e “da solo” tre Giri delle Fiandre consecutivi (1949, 1950 e 1951), il Museo AcdB omaggia una mostra virtuale che si aggiunge al catalogo multimediale inaugurato mesi fa con successo dalla prima rassegna dedicata alla storica rivalità Gerbi – Cuniolo.
La mostra virtuale dedicata a Magni, che fu il fondatore del Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio (Como), museo gemellato con AcdB, scatterà il 3 ottobre dalla sala digitale di AcdB per fare amplificare in “contemporanea”, on line, l’inaugurazione che avverrà al Ghisallo, di una mostra importante allestita al Museo del Ciclismo di Magreglio (Como) e che ripercorrerà la carriera magnifica di questo atleta, campione e uomo che ha tanto dato al suo Ciclismo.
Dice il direttore del Museo AcdB Roberto Livraghi: “A Malabrocca avevamo promesso un tributo e ci piace ripartire con il museo proprio con questa attenzione dedicata alla maglia nera. Il progetto della mostra virtuale dedicata a Magni, poi, fa parte della valorizzazione dei materiali digitali, iconografici e multimediali dell’Archivio condiviso fra i due Musei ed è un altro passo avanti per la salvaguardia di un patrimonio unico che in questo modo non andrà perso e continuerà ad emozionare tanti appassionati vecchi e nuovi, che continuano ad essere affascinati da materiali in bianco e nero contemporanei e attuali più che mai anche per i valori che mettono in campo e per la forza del racconto”.