“Basta agli aumenti Imu, intervenite sui furbetti delle rendite”
Secondo Confedilizia in città sono censiti migliaia di alloggi di infima categoria che in realtà non sono più così
NOVI LIGURE — L’aumento delle aliquote Imu non va giù alla Confedilizia di Novi Ligure. L’associazione dei proprietari ribadisce che la strada intrapresa dal Comune – quella di aumentare l’aliquota Imu per gli immobili affittati “a canone agevolato” – è sbagliata.
«I contratti agevolati sono stati firmati in base alla convenzione stipulata in Comune a Novi nel novembre 2018. Nella convenzione i parametri per definire il canone di locazione agevolato sono stati ridotti per tener conto dell’Imu al 5,6 per mille», spiega il presidente di Confedilizia Domenico Podestà. Ora l’aumento dell’Imu fa sballare i conti dei proprietari.
Per Confedilizia, «il Comune continua a intervenire sulle aliquote perché è più facile, e non svolge invece il suo lavoro di controllo sul territorio per verificare e aggiornare le rendite catastali». Secondo i dati forniti dall’associazione dei proprietari, a Novi ci sarebbero migliaia di appartamenti accatastati ancora come A/4 e A/5 (caratteristiche: bagno esterno, impianto elettrico in parte mancante, assenza di riscaldamento) che in realtà non sono più così.
«Questo modo di operare crea disuguaglianze tra persone corrette e altre un po’ meno. Basterebbe un continuo controllo e aggiornamento delle rendite catastali per evitare inopportuni aumenti delle aliquote», dice il presidente di Confedilizia.
«I valori catastali non sono più rappresentativi della realtà odierna. L’unico modo per riuscire a far partire il mercato immobiliare e delle locazioni è una riduzione delle aliquote Imu», conclude Podestà.