“Voliamo bassi”. Ma la mentalità è quella giusta
Gregucci: "Siamo al 60 per cento, dobbiamo cercare di uniformare il gruppo"
ALESSANDRIA – “Voliamo bassi”. Lo ripete, Angelo Gregucci, per evitare che si amplifichi troppo una buona prestazione con la Sampdoria, di personalità e già con una ricerca di un gioco che non deve fare sconti neppure ad una avversaria di serie A. Perché la mentaltià si allena giocando.
“Siamo al 60 per cento. dobbiamo ancora laborare molto, anzitutto sulla parte atletica. Affrontare rivali quotate fa bene a tutti: è bello per i giovani, anche per qualli che lo sono meno. Insisto, stiamo bassi con le valutazioni: è stato un buon test, c’è da progredire anche con la parte tattica, e non è facile, perché lo sviluppo e i tempi dei tamponi condizionano e non permettono ancora di avere tutto il gruppo alla pari. Ottimizziamo bene il tempo, perché l’inizio del campionato è solo fra tre settimane”. E ci sono da integrare gli elementi che sono già arrivati e quelli che saranno aggiunti nei prossimi giorni. “Celia è già al secondo tampone e dovrebbe entrare in gruppo, Corazza e Rubin hanno tamponi differenti e, invece, è fondamentale uniformare il lavoro di tutti e dare una identità solida alla squadra“
Giovani che crescono
Macchioni ha dato l’impressione di sicurezza, oltre che di facilità nel gioco e lettura dei movimenti degli attaccanti blucerchiati. Poppa avrà trascorso la notte con gli occhi spalancati, per rivedere, nella sua testa, le immagini di un gol (e delle pacche di Cosenza per festeggiare) che può aiutarlo a scrivere la sua storia sportiva. Anche Podda (pure lui vicinissimo alla rete), Vitale e Suppa sono elementi da aiutare a crescere. “Ecco, proprio questo va sottolineato: i ragazzi devono crearsi un percorso, attraverso il lavoro. La gara con la Sampdoria ha fatto scoprire loro gente che gioca in A, che ha chili, centimetri e una visione differente del calcio. Una esperienza molto utile, ma se vogliono diventare giocatori deve entrare nella loro testa che la strada è lunga, piena di sacrifici. Nel loro viaggio dentro il professionismo devono capire, prima possibile, cosa serve per proseguire e crescere”.
Si difende meglio andando avanti. Si corrono rischi, ma si può essere più incisivi.
Attaccare alti
Per Luca Parodi 45 minuti già utili per indicare come potrà incidere sul gioco dell’Alessandria. “Test buono, ma c’è tanta strada ancora per ottimizzare la condizione. Cerchiamo di contestualizzare la partita e il risultato: abbiamo affrontato una squadra di serie A, avevamo motivazioni, la Sampdoria forse molte di meno. Sono molto contento della prestazione dei ragazzi, soprattutto sul piano atletico. Noi avevamo pochi cambi, ho visto gambe discretamente buone. Dobbiamo consolidare l’idea di calcio: abbiamo perso due palloni e una avversaria di A ci ha castigati.Dobbiamo migliorare molti aspetti”.
Un’Alessandria che pressa alta e va a recuperare palloni nella metacampo avversaria è un bel segnale. “Noi insistiamo per esprimere quel tipo di calcio. Io sono convinto che si difenda meglio andando avanti e cerco di dare ai ragazzi questo input: attaccare alti, rischiando qualcosa, permette di essere più incisivi, di determinare la partita”.