Lavagno (Pd): “Si rischia di iniziare la scuola a mezzo servizio?”
Fino al 28 settembre niente pomeriggio alle elementari?
CASALE – Fabio Lavagno, consigliere del Partito Democratico in Consiglio Comunale a Casale torna a “battere” sui temi della scuola. Tra le incertezze legate alla ripresa, l’ex onorevole sottolinea quella che definisce «Una ulteriore novità certamente inaspettata per le famiglie degli alunni delle scuole primarie di Casale».
Spiega l’esponente Dem: «Sembra che ai bambini delle elementari verrà , erogato un “mezzo servizio”, almeno per le prime settimane: da quanto si apprende, anche per le classi a “tempo pieno” (che riguardano più della metà della popolazione studentesca) le lezioni riprenderanno solamente la mattina fino al 28 settembre. Se cosı̀ fosse, si tratterebbe davvero di un fulmine a ciel sereno per più di mille famiglie che contavano, dopo la sospensione delle lezioni il 21 febbraio, di ripartire finalmente con le attività scolastiche a pieno regime. Ciò che risulta, poi, inspiegabile è che la maggior parte delle stesse famiglie non abbia ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale, potendosi soltanto affidare a dei “sentito dire”».
La prospettiva, specialmente per le famiglie che hanno scelto per i figli il tempo pieno perchè non si trovano nelle possibilità di seguirli nel pomeriggio, è piuttosto preoccupante. «Vista l’importanza della situazione, ho presentato un’interrogazione urgente, insieme ai Consiglieri del Partito Democratico, per sapere se queste informazioni corrispondano al vero e quali azioni l’Amministrazione comunale intenda mettere in campo per andare incontro alle famiglie che dovranno farsi carico dell’inaspettata novità. Molte tra queste famiglie, dovranno, tra l’altro, affrontare una nuova sospensione totale delle attività scolastiche a causa dell’allestimento dei seggi elettorali, dopo soli pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. Anche su questo punto auspicavamo una maggiore attenzione dell’Amministrazione. Prima della pausa estiva, avevamo, infatti, chiesto che venissero tempestivamente proposte alternative agli spazi scolastici, ma ci venne risposto che lo spostamento dei seggi sarebbe stato impossibile da organizzare, in tempi ritenuti troppo brevi. È però notizia di queste giorni che diversi altri Comuni, anche di dimensioni ben maggiori rispetto a Casale – quali Bergamo – hanno scelto di non allestire i seggi all’interno delle scuole cittadine. La continua incertezza rischia di condurre ad una vera e propria emergenza educativa, causata dall’emergenza Covid-19 e aggravata dalle mancate politiche messe in campo negli ultimi mesi».