A Tommaso Milazzo il Simposio di modellato e formatura
Dopo una settimana di lavoro, premiato il bassorilievo omaggio ai medici
BISTAGNO – L’edizione 2020 era in forse. Il lockdown e i lavori di ristrutturazione della Gipsoteca bistagnese hanno messo in dubbio il terzo Simposio internazionale di modellato e formatura. Solo la perseveranza della direttrice Chiara Lanzi ed il sostegno della Fondazione Matrice hanno dato la possibilità a quattro giovani artisti, Tommaso Milazzo di Pietrasanta, Aniello Ignorato di Torre del Greco, Massimiliano Melluso di Venezia e la cinese Jan Yie, di esprimersi.
Domenica 30 agosto, al termine di una settimana di lavoro, le loro creazioni: ‘Testa di cavallo’ è l’opera di Aniello Ignorato. «Meticolosamente modellata, in linea con la predilezione figurativa dell’artista ispirata ai grandi maestri del passato da Michelangelo a Rodin e Carpeaux» ha spiegato Chiara Lanzi. Jie Yan ha creato ‘Ballerina nel sogno’. «Un soggetto privo di parti del corpo, immerso in una dimensione onirica – continua la direttrice – il corpetto del tutù si svuota del busto e delle braccia, la testa svanisce e l’intera parte sinistra del corpo si scompone e si dissesta. Non si tratta di lacune laceranti ma, dolci e confortanti segnali di liberazione dalle condizioni del mondo reale, dagli eccessi della concettosità».
‘Rinascita’ di Massimiliano Melluso, una poderosa figura maschile che si erge dalla materia. «Il modellato è gestuale e vibrante – illustra Lanzi – Racconta di un uomo apparentemente forte e severo in realtà oppresso nella caducità dell’essere: all’interno di un guscio protettivo, sentimenti etici puri e indissolubili».
Tommaso Milazzo ha formato ‘Omaggio’, un bassorilievo, (il primo del Simposio bistagnese) raffigurante un camice medico, una mascherina e uno stetoscopio. «C’è grande perizia e attenzione tecnica agli spessori, alla prospettiva, alla rifinitura – spiega l’intervistata – Omaggio d’attualità alla professione medica ed anche alla tradizione scultorea accademica e alla tecnica monteverdiana».
La giuria, composta da Augusto Giuffredi, Enrico Maria Davoli, Francesco Tufo, Domenico Festa, Alessia Certo, Giulia Vannucci e Chiara Lanzi, ha incoronato l’opera Omaggio di Tommaso Milazzo: «Preso atto del fatto che tutti i candidati hanno dichiarato di prediligere un approccio che riattivi tradizione e classicità, la commissione ha pensato di premiare colui che ha applicato nella maniera più ineccepibile le tecnica della formatura».