Agente aggredito in carcere. L’Osapp: “Il personale sia tutelato”
ALESSANDRIA – Lo scorso 27 agosto, intorno alle ore 14, un detenuto italiano 22enne – in carcere per furto e rapina e rinchiuso nella Quarta Sezione B del carcere di Alessandria “Cantiello e Gaeta” affetto da problemi psichiatrici – ha aggredito senza apparente motivo l’agente di servizio con pugni al viso, schiaffi e calci, rovesciando la scrivania dell’ufficio. L’agente, prontamente accompagnato in ospedale, è stato poi dimesso con sette giorni di prognosi.
A dare la notizia è l’Osapp – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria: “Si tratta solo dell’ultimo, in ordine di tempo, episodio di violenza ai danni di personale di polizia penitenziaria, che ormai subisce persino l’ira irriguardosa e non giustificata dei detenuti – commenta il segretario generale Leo Beneduci – L’episodio, non isolato, si connota di ancor più gravità per il clima di violenza cui si assiste e che compromette la sicurezza e la tutela del principio stesso di giustizia. Non possiamo che richiamare il rispetto di ciascuna figura operante all’interno del carcere e pretendere, arrivati a questo punto, che l’amministrazione penitenziaria periferica e centrale prenda formale consapevolezza di episodi che ormai rischiano di caratterizzare gli ambienti delle carceri italiane e si adoperi con assoluta urgenza per la tutela di tutto il personale penitenziario. Lo stesso personale che si è sempre contraddistinto per la professionalità e il senso assoluto del dovere e che subisce episodi di violenza non più tollerabili, che rischiano di esasperare le condizioni di vivibilità e di lavoro. La sensazione è che l’amministrazione centrale non sia in grado di fornire supporto, sostegno e tutela dinanzi al compiersi e, ormai reiterarsi, di atti di violenza”.