‘Scandalo’ Protezione civile: “salta” l’assessore Giannetto?
Il Partito Democratico durissimo sulla questione piscina del Golf: «Non si capisce chi governa cosa»
ACQUI TERME – Il Partito Democratico di Acqui Terme, per voce del consigliere comunale Carlo De Lorenzi, interviene sulla questione Golf e Protezione civile. «Dalla stampa capiamo che un dirigente (tra l’altro non quella competente relativamente ai rapporti con Protezione Civile) ha dato le chiavi dell’impianto il 7 luglio alla Protezione Civile per fare un lavoro che dubitiamo sia di competenza della stessa e che sarebbe dovuto durare al massimo due o tre giorni – l’analisi – poi si accorge il 6 agosto che non erano state restituite. Ma in questo mese nessuno del Comune è andato a vedere? E se sono andati e non c‘era nulla di particolare, allora davvero i volontari della Protezione Civile hanno fatto un bagno, e questo non ci pare un problema assoluto tale da mobilitare stampa, giornali e rischiare rescissioni della Convenzione».
A quanto si sussurra lo ‘scandalo’ sarebbe stato colto al balzo per regolare dei conti all’interno della compagine pentastellata e, per volontà del sindaco e vicini, sostituire l’assessore Maurizio Giannetto con qualcuno più ‘caro’, si vocifera il consigliere comunale Giovanni Pietro Rolando. Domani, giovedì 20, il Meetup del Movimento 5 Stelle acquese è stato convocato per sancire la sostituzione del tecnico. E qualche dissapore serpeggia: decisione verticistica che la base dovrebbe avallare tout court.
A prescindere da tutto il Pd segnala la cosa reputata davvero scandalosa. «A quanto pare non ci voleva molto a rendere praticabile la piscina e l’intera area del Golf – ha lamentato De Lorenzi, richiamando la proposta di aprirlo alla cittadinanza presentata settimane fa – È un scandalo che in questa estate il parco sia rimasto chiuso al pubblico (eppure l’erba è stata tagliata a maggio) e che non sia pensato di dar in gestione la piscina. Non ci vengano a raccontare balle sul fatto che era in corso l’assegnazione, tramite bando dato che bastava dire , nel bando stesso, che le chiavi sarebbero state consegnate per dire il 10 settembre. E in ogni caso ad oggi siamo stati talmente bravi da non riuscire neanche a concluderlo questo bando nonostante tre soggetti interessati».
Infine un paragone con le Terme: «Davvero il sindaco Lucchini si è comportato peggio della famiglia Pater negando alla cittadinanza l’uso di un parco di 12 ettari e di una piscina – ha puntato il dito il piddino – Di questo la Giunta deve rendere conto. Deve spiegare per bene perché Acqui abbia passato una estate da schifo senza parchi utilizzabili (anche per ciclabile il bando per il ripristino è stato fatto con colpevole ritardo). Poi certo la vicenda Protezione Civle/Piscina Golf è stata gestita in modo non degno di una città di ventimila abitanti. Non si capisce bene chi diriga cosa e chi controlla chi. E’ questa la cosa più grave per ora, poi vediamo gli sviluppi».