Pronto Soccorso: duecento accessi nei primi dieci giorni
Dopo la riapertura, il monitoraggio da parte del sindaco: "Un dato eloquente che deve spingere a una riflessione seria"
OVADA – «I dati dei primi dieci giorni sono eccezionali»: il sindaco di Ovada, Paolo Lantero parla di quanto accaduto nella prima fase successiva alla riapertura del Pronto soccorso cittadino, reduce da un confronto con chi ha contribuito nel concreto alla riapertura e dopo un periodo di osservazione. «Duecento accessi in dieci giorni – prosegue – Molti provenienti dall’Ovadese, altri da Valle Stura e Novese sono la testimonianza di quanto diciamo da tempo. La periferia può essere puntello valido nel sistema sanitario provinciale. Speriamo che questo divenga elemento di riflessione per gli operatori della sanità con l’obiettivo di potenziare i servizi offerti al cittadino».
Non solo “verdi”
Se la proiezione fosse confermata parleremmo di più di 7mila accessi in un anno, un dato in linea con il periodo “pre Covid”. Tra le problematiche frequenti ferite e traumi ma anche qualche codice giallo. Una percentuale piccola ma significativa da Liguria e altre regioni. «Per noi – spiega Katia Piccardo, sindaco di Rossiglione – un valido punto d’appoggio al di là di confini che alla gente interessano poco ed in un momento in cui il nostro territorio è molto isolato. L’ospedale di Ovada e il Pronto soccorso offrono professionalità di alto profilo e rinnoviamo il nostro impegno e sostegno».
La struttura era stata chiusa a inizio marzo nell’ambito della riorganizzazione varata dall’Asl per fronteggiare l’emergenza. Dopo un lungo tira e molla andato, avanti per tutto il mese di luglio, l’area è stata riaperta con il forte impegno dell’assessore regionale Luigi Icardi e del direttore sanitario Federico Nardi a scardinare le pressioni interne all’azienda stessa. «I modelli fortemente accentrati – conclude Lantero – hanno mostrato limiti proprio in questa fase. Per questo si impone un’analisi che vada oltre la mera valutazione economica. A Ovada ho visto una squadra che le fredde rilevazioni numeriche non evidenziano. Ed è questo che vogliamo preservare».