Sasso: «Panchine corso Italia, dalla Lega solite polemiche strumentali»
ACQUI TERME – Non si è fatta attendere la replica dell’Assessore all’Urbanistica, Giacomo Sasso alle accuse di ‘esterofilia’ mosse dalla sezione acquese delle Lega: «Polemiche ripetitive e strumentali che sono deprimenti su un lavoro, peraltro, appena iniziato – ha stigmatizzato – Ritengo che i professionisti non si scelgano su base geografica, ma in base al loro profilo curriculare, e soprattutto in relazione agli obiettivi che l’Ente si è prefissato. Tutto il centrodestra ha affidato lavori esterni ad Acqui Terme per qualsiasi attività: sono stati da loro coinvolti avvocati, architetti, geometri, provenienti da Torino fino a Genova. Nessuno ha mai additato il centrodestra per questi incarichi affidati a professionalità esterne, come è normale che sia».
Ero certo che sarei andato incontro all’ennesima polemica
La riflessione del tecnico pentastellato è rassegnata: «Ero certo che sarei andato incontro a una ennesima polemica – ha continuato – ma si scelgono dei professionisti qualificati per il bene della collettività e sulla base dei nostri obiettivi: non solo per rendere lo spazio del centro storico più vivibile ma soprattutto per incentivare quel processo di rigenerazione urbana che stiamo portando avanti con determinazione, in grado di rivitalizzare la nostra città».
Dai leghisti, critiche di bandiera e non oggettive: «Spiace constatare l’assoluta mancanza di conoscenza e consapevolezza del lavoro che si sta portando avanti – ha attaccato Sasso – Si tratta di un incarico rivolto a professionisti con alta esperienza, a costi estremamente ridotti, per un lavoro ad ampio respiro. L’obiettivo è quello non solo di adeguare l’arredo urbano del centro storico, ma anche di sviluppare il disegno e lo studio finalizzato al ritorno del mercato settimanale secondo le nuove disposizioni post-Covid, sulla base del nuovo assetto dell’arredo urbano e delle corsie di emergenza che da anni mancavano. Si tratta di un incarico legato alla pianificazione urbanistica per il quale è necessario rivolgersi a dei professionisti del settore».
La polemica da chi per anni ha usato le casse comunali per fare soltanto propaganda
Secondo l’assessore i leghisti dovrebbero guardare al passato prima di parlare (e farsi un esame di coscienza): «La cosa più assurda è che questa ripetitiva e strumentale polemica arriva da coloro che per anni hanno usato le casse del Comune di Acqui Terme per i loro interventi spot svolti solo per propaganda politica, portati avanti con superficialità e i risultati sono visibili a tutti. Possiamo ricordare le vicende del Centro Congressi (foto sotto), struttura senza un collaudo statico, senza accatastamento, senza certificato di prevenzione incendi, per la quale si continuano a investire i soldi della comunità senza poterla minimamente sfruttare per gli eventi cui era destinata, nonostante gli innumerevoli sforzi tesi a renderla funzionale. Oppure possiamo accennare alla costruzione nel periodo invernale della fontana in corso Viganò, che ne ha determinato il rapido logoramento dei materiali. Potremmo anche arrivare a ricordare progetti avveniristici, sia nei costi milionari che nelle idee, delle Terme di Acqui, progetti in cui si immaginavano grattacieli su un’area esondabile, chiamando all’appello professionisti giapponesi. Tutti investimenti in realtà alla base dell’indebitamento della nostra comunità».
Uno sguardo progettuale al concentrico bollente: «Il centro cittadino ha bisogno di interventi adeguati e li stiamo svolgendo – ha concluso – Ne seguiranno altri funzionali alla nostra visione di città. Stiamo lavorando con ordine e sistematicità per garantire miglioramenti a vantaggio della collettività e su un diverso presente: comprendiamo che l’opposizione non essendo abituata resti ancorata a vecchi metodi di una politica ormai seppellita. Noi stiamo sviluppando il futuro, immaginando un diverso presente. Ho l’impressione che tali critiche gratuite e strumentali mirino esclusivamente a gettare discredito su persone e istituzioni, e ancor peggio su un territorio facendo perdere tempo a tutti in inutili discussioni».