È morto Stefano Pernigotti, industriale filantropo
Il decesso nella sua casa di Milano all?età di 98 anni
NOVI LIGURE – È morto Stefano Pernigotti, industriale dolciario, filantropo e uno degli uomini più stimati a Novi Ligure, la sua città natale. Aveva 98 anni.
Il decesso è avvenuto nella sua casa di Milano, città dove si svolgeranno i funerali, dopodiché la salma verrà tumulata nella tomba di famiglia nel cimitero di Novi Ligure, dove riposerà accanto ai figli Paolo e Lorenzo, morti nel 1980 in un incidente stradale in Uruguay.
Era omonimo e nipote dell’uomo che 160 anni fa aprì una drogheria in città, poi diventata industria dolciaria che lui stesso ha presieduto sino al 1994, quando decise di cederla ai fratelli Averna di Caltanisetta.
Nonostante avesse volontariamente abdicato dal ruolo di capitano d’industria, Stefano Pernigotti era sempre attento all’evolversi della situazione della ‘sua’ azienda e della città . Era un filantropo vero che ha aiutato con i fatti le associazioni di volontariato del territorio. È stato anche il primo tifoso della Novese, società calcistica alla quale era molto affezionato, contraccambiato da dirigenti, tecnici, tifosi e giocatori.
L’ultima uscita in pubblico risale al 13 marzo 2019, quando festeggiò il 97° compleanno con la ristretta cerchia di amici novesi, anniversario che quest’anno ha precauzionalmente evitato di celebrare in pubblico per evitare i contagi.
Novi Ligure ha perso uno dei suoi concittadini più stimati e benvoluti, un industriale lungimirante e rispettoso dei suoi collaboratori; un uomo che non lesinava aiuto a chiunque glielo chiedesse. Un grande personaggio. Della sua bontà e del suo esempio i novesi vogliono e devono farne tesoro.