Anffas, per i disabili anche un corso di cucina
Grazie al contributo economico di un anonimo benefattore la sede sarà ampliata
ACQUI TERME – Se la qualità di una società si misura da quanto la crescita coinvolga i soggetti più deboli, allora nell’Italia contemporanea è davvero scarsa. Mentre nei Tg si declamano immaginifiche ripartenze del ‘Sistema Paese’, tante persone languono, dimenticati, in una interminabile Fase 1. Parliamo dei disabili per quali dalle stanze romane e a cascata poco o nulla è stato fatto. «I centri diurni, dove i nostri ragazzi trascorrevano le giornate seguendo progetti individuali, sono ancora chiusi o aperti solo per due ore la settimana – lamenta Loredana Ferraris, portavoce dell’Anffas acquese – Questa situazione crea problemi alle famiglie che devono conciliare assistenza e ritorno al lavoro».
Seppur dalle Istituzioni non siano giunte né idee né risorse per il ritorno ad una vita normale, i volontari dell’Anffas se ne sono inventati di ogni per liberare dalla clausura i disabili organizzando prima stimolanti attività online in videoconferenza, poi, partita la ‘libertà vigilata’, sfruttando gli spazi all’aperto messi a disposizione (delle società sportive) dall’amministrazione comunale acquese: per offrire, una volta la settimana, corsi di canto e ballo nel parco delle vecchie terme. «Sempre bilanciando attentamente esigenze educative dei ragazzi, seguiti in rapporto 1 a 1 dall’operatore, e di distanziamento anti-contagio – continua l’intervistata – A luglio le attività si sono spostate in piscine dell’Acquese che garantivano l’assenza barriere architettoniche e ampi spazi per le nostre attività acquatiche».
Ad agosto l’Anffas andrà in ferie anche perché sarà impegnata in una magna opera di ristrutturazione dei locali di piazza Don Dolermo. Sia chiaro, dagli enti pubblici non si è visto nemmeno un euro. «Un benefattore (che vuole rimanere anonimo) si è fatto carico del costo di tutti i lavori che trasformeranno la nostra sede rendendola idonea a nuove esperienze – ha continuato Ferraris – Verrà infatti installato un angolo cucina e stiamo progettando con uno chef un corso chiamato ‘Impariamo a prepararci la merenda’. E poi vorremmo riprendere, però in presenza in una piccola aula informatica, i corsi di informatica e utilizzo apparati tecnologici della dottoressa Izana Garcia che hanno riscosso grande successo tra i nostri iscritti».
A settembre, tra l’altro, non mancherà lo sport, ormai una tradizione dell’Anffas: nuoto, triathlon, calcio e tanti altri, ovviamente seguendo i protocolli sanitari. «I disabili non devono essere dimenticati» è il monito condivisibile di Loredana Ferrarsi.