Ovada e Costa ricordano Giuseppe Brunetto: «Tanto impegno per la comunità»
Il ricordo dell'ex direttore de L'Ancora, scomparso a 83 anni
OVADA – Cordoglio e commozione anche ad Ovada per la scomparsa di Giuseppe Brunetto, deceduto all’età di 83 anni presso l’Ospedale “Cardinal Massaia” di Asti dov’era ricoverato da qualche settimana in seguito ad un incidente. Al compianto “Beppe” sono legati molti ricordi locali per il ruolo, tra il 1970 e il 1990, di Parroco della Chiesa di Nostra Signora della Neve di Costa d’Ovada e proprio in quel periodo la frazione conobbe momenti di grande partecipazione della comunità soprattutto dal punto di vista turistico.
L’allora don, con la collaborazione della SAOMS, diede vita ad una serie di manifestazioni che attiravano tante persone come il riconoscimento de “l’Amico del Bosco” a Santa Lucia, Costa Fiorita, la sfilata dei carrettini di Carnevale, le Messe di mezzanotte e tante altre iniziative oltre alla cura della Parrocchia di cui Beppe andava fiero quando ne parlava. Ma la vera passione di Beppe Brunetto fu il giornalismo ricoprendo il ruolo di direttore del settimanale “L’Ancora” e poi come coordinatore della pagina di Canelli. Partì proprio da lui l’idea di dare vita alle redazioni locali per il giornale diocesano e ad Ovada assemblò un gruppo di persone che dietro al suo entusiasmo credettero nel giornale.
«La sua abilità consisteva nella capacità di guidare i collaboratori verso un unico obiettivo legato alla realtà locale, senza l’ingombro di quelle ideologie che fin ad allora avevano diviso la società ovadese». Così Diego Cartasegna ricorda Giuseppe Brunetto. «Va detto – prosegue – che una delle sue doti era quell’umanità che andava ben oltre il ruolo ufficiale di sacerdote». Con il suo trasferimento a Canelli, una parte della redazione locale de “L’Ancora” abbandonò il settimanale diocesano per dar vita a “l’ovadese”. «Chi opera oggi nella stampa locale – conclude – gli è debitore per aver dato il via ad un certo modo di fare informazione locale qui ad Ovada».