La Lega su chiesa del Santo Spirito: «No alla sconsacrazione»
Il referente Cerini: «Bisogna riaffermare le nostre radici cristiane»
ACQUI TERME – La sezione acquese della Lega irrompe nel dibattito sul futuro della chiesa del Santo Spirito. L’edificio di culto, dedicato alla Sacra Famiglia, ospitato dal complesso abbandonato nei giorni scorsi dai salesiani, sarebbe a rischio sconsacrazione. I salviniani dicono no per bocca del referente locale, Marco Cerini: «Siamo consapevoli della necessità di riaffermare le nostre radici cristiane e proprio per questo motivo ci batteremo affinché la chiesa di Santo spirito continui ad essere aperta al culto – In un momento di crisi generalizzata dei valori riteniamo che l’insegnamento di San Giovanni Bosco e quello di Santa Maria Domenica Mazzarello debba rimanere tra noi proprio attraverso una continuità che può essere assicurata con la perenne apertura di questa chiesa cara agli acquesi. Inoltre, sulla chiesa di via Don Bosco, per la sua pregevole architettura insiste un vincolo architettonico che è stato apposto dalla competente Sovrintendenza a seguito di un’apposita istanza presentata nell’ottobre del 2012».
Dallo stile inconfondibile per la sua cupola, che ai padani ricorda quella di San Pietro, «la Chiesa della Sacra Famiglia rappresenta un elemento di attrazione anche a livello turistico e culturale oltre che di venerazione. Per decenni gli acquesi vi hanno fatto tappa sia per un momento di preghiera e raccoglimento individuale che per la partecipazione alle Sante Messe a cui prendevano parte gli studenti del Santo Spirito. Tutto questo non può essere cancellato con un colpo di spugna. Sarebbe un vero e proprio affronto agli acquesi».
Quindi l’accorato appello leghista affinché la Diocesi di Acqui non proceda alla sconsacrazione dell’edificio di culto: «Rimaniamo fiduciosi e soprattutto vigili sul futuro di questa chiesa che riteniamo debba rimanere tale per gli anni a venire».