“Uno sguardo al passato”: Bavazzano, Secondino e l’Ovada di una volta
Il libro curato dai rappresentanti dell'Accademia Urbense di Ovada
OVADA – Uno sguardo divertito ma attento all’evoluzione della nostra città, al cambiamento dei costumi e delle abitudini. Aneddoti, storie, frutto dei ricordi e della ricerca su libri e giornali d’epoca. C’è tutto questo in “Uno sguardo al passato”, una raccolta di articoli scritti da Paolo Bavazzano, attuale presidente dell’Accademia Urbense, e da Walter Secondino che dell’ente culturale di via Cairoli rappresenta uno dei membri più attivi. Il volume esce in questi giorni edito da “Anteprima notizie” a cura di Diego Sciutto.
«Gli articoli di Paolo Bavazzano – racconta il curatore – trattano di tematiche più lontane nel tempo. Nel caso di Secondino si tratta di ricordi che molto spesso lo vedono protagonista. Nel mio caso mi sono occupato di fare una sequenza agli scritti, cercando di raggrupparli per argomenti». Per certi versi ci rendiamo conto che le situazioni sono sempre le stesse. Bavazzano racconta di una serie di proteste dei cittadini negli anni dell’inizio del XX Secolo. Motivo delle arrabbiature? I bambini e la loro abitudine di fare rumore dedicandosi al “pericoloso giuoco della lippa”.
Non solo la lippa “turbava” gli ovadesi adulti. Tra i più piccoli c’era chi si dedicava al “golf dei poveri”, o alla “pozzetta”. Nomi che oggi dicono poco ma che è divertente andare a recuperare. «Fare un paragone con la città di oggi – conclude Sciutto – non è possibile. La società si è evoluta molto velocemente». Ci si può limitare solo a piccoli elementi in comune.