Taglio erbacce? Scelta green per Acqui
il Comune sta percorrendo una nuova strada che prevede l’uso esclusivo del diserbo meccanico
ACQUI TERME – Diserbo, Acqui Terme sempre più green. «Dopo l’uso di diserbo biologico nel centro cittadino, il Comune ha adottato l’uso esclusivo del diserbo meccanico e del pirodiserbo sull’intero territorio comunale» informano da Palazzo Levi. La riflessione pentastellata è condivisibile: «L’utilizzo dei diserbanti chimici per contenere le erbe infestanti è pratica nota in molte città italiane. Negli ultimi anni, la Città di Acqui Terme ha deciso di abbandonare il glifosato per usufruire di soluzioni alternative».
Grazie anche all’interesse ambientale di Econet, il Comune sta percorrendo una nuova strada che prevede l’uso esclusivo del diserbo meccanico, praticato da macchine come il decespugliatore o le spazzolatrici a filo metallico, oppure il diserbo termico, praticato tramite fiamma che consente di non bruciare l’erbaccia ma di scottarla in modo tale da ottenerne una devitalizzazione e impedirne la ricrescita.
«Per noi l’ecosostenibilità è sempre un tema prioritario. Da tempo adottiamo tutti gli strumenti a nostra disposizione per contrastare l’uso delle sostanze tossiche a salvaguardia della salute umana, dell’ambiente e della biodiversità. Se in tempi passati si è fatto uso di diserbanti chimici, – dichiara l’assessore all’Ambiente, Maurizio Giannetto – da alcuni anni in città si era passati ai diserbanti biologici, in particolare all’acido pelargonico, che aveva un impatto minore sul nostro ambiente. Quest’anno, in collaborazione con Econet, abbiamo deciso di utilizzare esclusivamente il diserbo meccanico e il pirodiserbo: una scelta più efficace e maggiormente rispettosa dell’ambiente. Il diserbo biologico, infatti, agisce solo sulla parte superficiale della pianta, gli attuali interventi invece agiscono anche sulle radici senza lasciar alcun residuo. Riteniamo che l’uso di queste soluzioni alternative rappresenti un piccolo ma concreto contributo verso l’adozione di pratiche amministrative più sostenibili e rispettose dell’ambente in cui viviamo»