Dal Pd acquese critiche alla manovra post Covid dei grillini
De Lorenzi e Garbarino chiedono di aprire il parco del Golf...e propongono anche l'hashtag...
ACQUI TERME – Il Partito Democratico acquese analizza l’esito dell’ultimo Consiglio comunale e quella che definisce la ‘manovra finanziaria post Covid’. «Gli enti locali hanno dovuto affrontare maggior spese e soprattutto temono minori entrate – hanno premesso Carlo De Lorenzi e Milietta Garbarino – Il governo centrale è intervenuto a sostegno dei Comuni in maniera sostanziosa; ad Acqui sono arrivati oltre 850 mila euro, più rimborsi per imposta di soggiorno non incassata, aiuti alimentari, somme per la adeguamento delle scuole, sanificazione locali eccetera».
Quali allora le politiche locali per superare la crisi? I ‘dem’ fanno i conti ai 5 Stelle che hanno stanziato «150 mila euro per manutenzioni stradali, 90 mila per esigenze alimentari e 160 mila di trasferimenti ad Econet per “finanziamento agevolazioni sulla tariffa rifiuti 2020 emergenza Covid”, in pratica se la società agevola o non incassa la tariffa rifiuti da chi ha avuto problemi economici, il Comune la rimborsa. Secondo l’assessore questa somma serve anche a dare sicurezza alle entrate di Econet. Importante ma forse non importantissimo in questo momento di crisi». E tanti tagli: cancellata la mostra Antologica, spettacoli, eventi. «Poi ci sono 50 mila euro per togliere (finalmente) la frana dalla pista ciclabile – continuano i consiglieri – Si doveva intervenire prima; così passeremo un’estate senza spazi pubblici: chiusa piscina, chiuso il parco del Golf, chiusa la ciclabile».
Il Pd propone avrebbe pensato ripartizioni anti crisi diverse: solo 10mila euro a Econet e con 60mila per fare l’Antologica, cinema all’aperto e/o teatro. Solo 100mila per manutenzioni stradali e con 50mila abbassare le tariffe dell’asilo nido, «Nessuno a Palazzo Levi si chiede perché pochi bambini si iscrivono al nido comunale?» domandano dall’opposizione, o creare un fondo sociale per chi non riesce a pagare le bollette («non solo quella dei rifiuti»).
Politica comparativa. Il confronto con Ovada, secondo i piddini, è ingrato. «Anche lì hanno dato 100mila euro a Econet ma sono riusciti anche a ridurre le aliquote Imu (negozi, laboratori e capannoni), dare 50 mila euro per aiuto-affitto alle famiglie in difficoltà, 22mila euro di esenzione tariffa rifiuti. Per non parlare del fatto che questa d’estate Ovada pare esser più vivace in termine di manifestazioni di Acqui». La ricetta? Un efficace confronto con minoranze e associazioni di categoria. «Ad Acqui, invece, soluzioni grilline erano già pronte e non trattabili».
Infine una chiosa. «Perché il parco del Golf (12 ettari di proprietà comunale) non viene aperto, almeno in parte ai cittadini per permettere loro di passeggiare, correre, leggersi un libro all’ombra? E’ un mistero – lamentano dal centrosinistra – Poi se c’erano a fine maggio imprenditori disposti a gestire la grande piscina, perché non è stato fatto un piccolo bando annuale per la gestione di quella del Golf ? Non è una perdita secca per il comune di Acqui avere un impianto vuoto e inutilizzato? Quasi quasi lanciamo lo slogan #Lorenzoapriilparco».