Milano-Sanremo, Ovada e Novi protestano con RCS Sport
Lettera inviata dai due Comuni: «Delusi, chiediamo certezze per il futuro»
OVADA – Porta le firme di Paolo Lantero e di Gian Paolo Cabella, rispettivamente sindaco di Ovada e di Novi Ligure, la lettera inviata a RCS Sport, la società milanese che si occupa dell’organizzazione e della promozione della “Milano-Sanremo”. A poche ore dalla pubblicazione del nuovo percorso – che, per questa 111ª edizione, in programma sabato 8 agosto, taglia fuori completamente il Basso Piemonte e la Valle Stura a favore dell’astigiano e delle Langhe – i primi cittadini dei due comuni toccati da più di un secolo dal passaggio della corsa hanno scritto agli organizzatori per esprimere tutto un profondo rammarico e un certo disappunto per una decisione del tutto inaspettata, sulla quale i comuni piemontesi non hanno avuto margine di manovra.
“I nostri territori ospitano ogni anno, con passione e attesa, il passaggio di questa gara così importante e prestigiosa – si legge nella missiva inviata in via Rizzoli, a Milano -. Quest’anno, pur nelle circostanze particolari che stiamo vivendo, la conferma del passaggio della gara rappresentava, ancora di più, la speranza di una ritrovata normalità. Siamo consci delle difficoltà che voi organizzatori state attraversando, ma la salvaguardia del percorso storico di una delle Classiche più importanti del ciclismo europeo è un prerequisito stesso della bontà e dell’efficacia della Corsa”. Rispetto al passato, la “Classicissima di Primavera” scatterà da Corsico per poi affrontare la Vigevanese fino a Valenza. Nei pressi del casello di Alessandria Ovest è in programma il primo rifornimento – collocato, fino al 2019, tra Campo Ligure e Masone -, poi, da Masio, la deviazione verso l’astigiano e il cuneese, con le asperità di Niella Belbo e del Colle di Nava. Da lì una lunga discesa fino a Imperia, e le tradizionali salite della Cipressa e del Poggio, prima del traguardo di via Roma. Un percorso più lungo (di 299 chilometri, contro i 291 di quello precedente), con un maggior numero di salite, che stuzzica la mente di molti appassionati.
“Siamo certi – proseguono Lantero e Cabella – che la decisione possa essere oggetto di ulteriori approfondite valutazioni, crediamo senza dubbio che il passaggio della gara nel 2021 debba essere fin d’ora garantito e non dovrà essere oggetto di ulteriori revisioni”. Difficile, in realtà, che ciò possa accadere in tempi brevi. Nel primo pomeriggio Mauro Vegni, Direttore dell’Area Ciclismo di RCS Sport, ha definito nuovo percorso «molto interessante e tatticamente può portare a delle sorprese: con il Col di Nava a soli 60 chilometri dall’arrivo non escludo attacchi da lontano, alla Coppi, da ciclismo antico». Nessun accenno al futuro della competizione, con le opportune valutazioni rimandate al dopo gara, in seguito a un confronto con i vari attori della carovana. Ulteriori dettagli su “l’ovadese” e “il novese” in edicola domani mattina, giovedì 30 luglio.