Pierre alla ricerca delle sue origini melazzesi
Il bisnonno di Pierre, Pietro Panaro, è emigrato in Francia dopo la Prima Guerra Mondiale
MELAZZO – «Buongiorno, mi chiamo Pierre e sto ricostruendo il mio albero genealogico. Qualcuno può aiutarmi?» è questo l’incipit di un post apparso qualche giorno fa su un gruppo social partecipato da melazzesi. Abbiamo contattato l’autore. Pierre Zanon ha 40 anni, vive insieme moglie e due figli a Saint Auban (Alpes De Haute Provence) dove lavora come infermiere a domicilio. Il messaggio, affidato al mare magnum di Facebook, ha contribuito a costruire, tassello dopo tassello, una italianità oltre le aspettative.
«Il mio bis nonno, Pietro Panaro, è l’ultimo parente vissuto a Melazzo – spiega con un italiano timido ma comprensibile – Dalle informazioni che ho raccolto dovrebbe essere arrivato in Francia subito dopo la prima guerra mondiale. Si è spostato con la mia bisnonna francese nel 1924». La ricerca delle sue origini melazzesi è cosa recente nata da un’indagine sulle origini della linea materna. «Mia mamma era convinta che suo nonno fosse di Torino – continua – Per questo le mie ricerche non portavano a nulla». Un mese fa la scoperta della traccia melazzese e dopo il post, la conferma di don Domenico e del personale del Comune. «Mi piace pensare che il mio bisnonno fosse di un paese a misura d’uomo – ammette – Ogni volta che scopro qualcosa in più della mia famiglia, scopro anche qualcosa in più di me stesso». E da quando ha iniziato la sua ricerca di sorprese ce ne sono state. Il cognome Zanon? Non è francese, ma di origine veneta. La sua ricerca ha portato fino a Latina dove i suoi avi si trasferirono in occasione della bonifica mussoliniana. La madre di Pierre, marsigliese di origini corse, ha in verità radici che giungono fino a Pantelleria. E in lettere, atti e certificati si parla di famiglie numerosissime di 10,12 figli sparsi nel mondo. Con loro Pierre vorrebbe riallacciare i rapporti. «Sono anche italiano – afferma risoluto – lo dimostra la mia passione per la lingua, per il bello e la cucina».