Lega: ‘Flessibilità, mobilità e tecnologia per l’Ospedale’
La ricetta del Carroccio acquese per valorizzare il ‘Galliano’
Riflessioni leghiste post lockdown. «Alla luce di quanto accaduto ed in base alla decisione della Regione Piemonte di ridisegnare la rete ospedaliera piemontese abbiamo predisposto un progetto già consegnato all’assessore alla sanità Luigi Icardi, al commissario dell’Asl AL Valter Galante ed al nuovo direttore sanitario Federico Nardi» fanno sapere dalla sezione acquese. Due le parole chiave di Cerini&Co.
«Il nostro ospedale, molto più moderno di altre strutture, ha dimostrato di essere all’altezza di rispondere ai criteri di flessibilità e modularità richieste in caso di nuove emergenze – recriminano – La nostra proposta è quindi quella che l’ospedale di Acqui ritorni ad essere nuovamente protagonista nella rete ospedaliera regionale, dopo essere stato pesantemente penalizzato con il declassamento del Dea di primo livello in pronto soccorso semplice e la chiusura del reparto di cardiologia». Secondo i salviniani a fronte dell’abolizione del Dea i costi non sarebbero significativamente variati al contrario della flessione dei servizi offerti.
«Per le urgenze più complesse, che una volta venivano affrontate e gestite senza problemi ed in piena autonomia dall’ospedale di Acqui, ora i pazienti devono affrontare lunghi viaggi verso altri ospedali della nostra provincia – lamentano – Abbiamo quindi ipotizzato la realizzazione di un sistema sanitario moderno che prevede anche l’implementazione della telemedicina». Nel modello rappresentato dal segretario Marco Cerini sarebbe la tecnologia a rendere più facili ed efficaci i rapporti tra pazienti e struttura ospedaliera. Condizione necessaria per la rivoluzione sanitaria leghista è però la modifica dela legge Balduzzi e di conseguenza la famigerata 1-600 regionale.
«Siamo aperti ad ogni confronto con le altre forze politiche e con gli operatori sanitari della nostra struttura che hanno dato il massimo durante l’emergenza Covid 19 – ha concluso Cerini – Insieme possiamo raggiungere risultati positivi per il rilancio del nostro ospedale e dei servizi sanitari oggi presenti sul nostro territorio».