Omicidio Garitta: Aurela agì per legittima difesa, assolta
ALESSANDRIA – Aurela Perhati, accusata dell’omicidio di Massimo Garitta, avvenuta la notte del capodanno 2019, ad Ovada, è stata assolta: ha agito per legittima difesa.
Il 1 gennaio 2019 fu rinvenuto il cadavere di Massimo Garitta in un campo adiacente alla ferrovia, in area collocata vicino al casello autostradale di Ovada.
Le indagini consentirono di individuare pressoché immediatamente il veicolo investitore poiché sulla giacca dell’uomo era rimasto impresso il numero di matricola che si trova sulla marmitta. Le indagini portarono alla 25enne che, sentita dal Pm, raccontò che Garitta tentò di violentarla, causandole lesioni alle gambe e fu involontariamente investito dall’auto della Perhati mentre la stessa cercava di fuggire dall’aggressore.
Il Gup, Aldo Tirone ha accolto la tesi dei difensori della ragazza, avvocati Giuseppe Cormaio e Marco Conti, e ha assolto Aurela Perhati, disponendone l’immediata liberazione dagli arresti domiciliari per aver agito in stato di legittima difesa.