Addio a Sergio Vatta, fu anche dg dei Grigi
A lui si deve il grande vivaio del Toro. Per due campionati alla Junior Casale.
TORINO – Un maestro di calcio, un talent scout straordinario, a cui si deve la crescita del settore giovanile del Toro e la scoperta di grandi interpreti del calcio italiano, oltre ad un palmares di titoli Beretti e Primavera, Coppe Italia e ben quattro edizioni del ‘Viareggio’: oggi il calcio piange Sergio Vatta, 82 anni anni (ne avrebbe compiuti 83 a dicembre), che ha legato il suo nome anche all’Alessandria Calcio, nella stagione 2004 – 2005, quella del ritorno in D dopo il fallimento.
Nato a Zara, in Dalmazia, Vatta è stato calciatore e poi allenatore (Fano Ancona, Ivrea, Asti e Pro Vercelli). Nel 1972 è alla Junior Casale, che in due anni porta in C. Dal 1976, e per 15 stagioni, fino al 1991, il Toro è la sua casa, lavorando con i giovani. A Vatta il merito di aver lanciato tra i professionisti, fra gli altri, Roberto Cravero, Diego Fuser, Antonio Comi, Gigi Lentini, Andrea Mandorlini, Dino Baggio, Benny Carbone. Pippo Pancaro, anche Christian Vieri.
E’ stato nelle nazionali giovanili, fino al 1997, e molti lo ricordano con l’Under 18 al ‘Torneo Caligaris’ a Casale. Nel 1997 – 98 ct dell’Italia femminile, che porta alla qualificazione ai Mondiali. Dal 1998 al 2001 alla Lazio, sempre nel vivaio, conquistando due titoli, con Primvera e Giovanissimi nazionali. Poi l’esperienza in Grecia, dal 2002 al 2004, al Paok, prima di rientrare in Italia e accettare la proposta di Francesco Sangiovanni di diventare direttore generale dell’Alessandria, allora in Eccellenza, che costruì per la promozione in D, con Riccardo Milani in panchina.