Il nuovo ad di Mondelez: «A Capriata d’Orba stabilimento strategico per il biscotto ‘sano’»
Silvia Bagliani, il confronto con un marchio storico e la responsabilità del futuro
CAPRIATA D’ORBA – Lo snack diventa «resiliente» e il biscotto «consapevole». Anche l’industria alimentare e dolciaria si dimostra sensibile a tematiche ambientali e salutiste, così da seguire gusti e tendenze.
Un vero e proprio cambio di mentalità attuato grazie a Silvia Bagliani (nella foto), nuovo amministratore delegato Mondelez Italia, multinazionale che produce i mitici Oro Saiwa nello stabilimento di Capriata, diventato strategico per la nuova filosofia ‘sostenibile’ di tutto il Gruppo, da quando si è deciso di usare il grano del territorio.
Come ha rinnovato una galletta presente sul mercato da addirittura sessant’anni?
Oro Saiwa è una marca icona della colazione e sinonimo di tradizione da oltre 60 anni. Vengono prodotti prodotti nello storico stabilimento di Capriata d’Orba, con attenzione alle materie prime, promuovendo la coltivazione sostenibile del grano. Questi e altri accorgimenti sono stati essenziali nel rinnovare il biscotto, permettendoci di prestare sempre più attenzione a ciò che i consumatori chiedono, ovvero materie prime di alta qualità e rispetto verso l’ambiente. Dal 2019 Oro Saiwa viene prodotto esclusivamente con grano italiano, proveniente da colture nelle province di Alessandria, Asti, Pavia, Torino e Cuneo nel raggio di 75 km dallo stabilimento, che è anche primo, tra quelli europei del Gruppo, a essersi dotato di un impianto di trigenerazione che permetterà di incrementare l’indipendenza energetica (circa il 73% autoprodotto) e di avere un impatto ambientale positivo.
Ci spieghi bene la strategia per rendere gli snack sostenibili.
La strategia di Mondelez International è “Snacking Made Right”, che attraverso un’ampia gamma di snack di qualità è in grado di soddisfare ogni occasione di consumo, con ingredienti più sostenibili e attenti al benessere dei consumatori. Mondelez International sta svolgendo un ruolo significativo nel rendere lo snacking sostenibile e consapevole e impegnandosi a ridurre il proprio impatto ambientale attraverso la creazione di filiere dei suoi ingredienti che siano resilienti e sostenibili, riducendo l’impatto ambientale e portando innovazione nel packaging.
Avete fatto ricorso alla cassa integrazione negli scorsi mesi? Adesso, invece, prevedete di fare assunzioni?
Abbiamo sempre continuato a produrre, consegnare e rendere disponibili ai consumatori i nostri prodotti, mettendo sempre la sicurezza dei nostri dipendenti al primo posto. Non abbiamo fatto ricorso alla cassa integrazione, abbiamo mantenuto in forza tutti i nostri dipendenti, anche quelli che operavano nelle vendite del canale fuori casa a causa della chiusura di bar e ristoranti. Adesso stiamo ritornando alla normalità.
Da manager con famiglia questo lockdown non dev’essere stato facile. Lo smart working in azienda ha funzionato?
In Mondelez, in Italia, avevamo già da tempo introdotto lo smart working per quattro giorni al mese e per questo ci siamo trovati avvantaggiati da un punto di vista tecnologico quando è stato introdotto dal governo. C’è stata una grande dimostrazione di resilienza e di adattabilità da parte di tutti i dipendenti che hanno saputo conciliare vita professionale e responsabilità familiari e per questo voglio ringraziarli tutti. Personalmente ritengo sia stata un’esperienza importante e utile ma che non può diventare l’unico modo con cui lavorare cosi come è accaduto durante il lockdown, dal momento che il confronto di idee e la creatività che nascono quando ci si incontra di persona sono sicuramente premianti, oltre che più appaganti.