L’Università del Piemonte Orientale ateneo di qualità anche per dottorati e master
UNIVERSITA’ – Un ateneo di qualità, con alcune perfomance superiori alla media nazionale: è quanto emerge per l’Università del Piemonte Orientale dai Report sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei dottori di ricerca e dei diplomati di master pubblicato dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea.
Per quanto riguarda i dottori di ricerca, per l’Upo l’indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato 36 dottori di ricerca del 2018, intervistati a un anno dal conseguimento del titolo. Il tasso di occupazione (considerando occupati quanti sono impegnati in un’attività retribuita, di lavoro o di formazione) è pari al 100% a fronte di una media nazionale dell’89%; l’80% ritiene che il titolo di dottore di ricerca sia molto efficace o efficace per il lavoro svolto (media italiana 67%); la retribuzione media mensile netta è di 2.198 euro (media italiana 1.703 euro).
L’82,6% dei dottori di ricerca è occupato nel settore pubblico (la media nazionale è del 56,1%); il 17,4% in quello privato (media nazionale del 41,1%); il settore dei servizi assorbe il 91,3% dei dottori di ricerca (contro una media italiana dell’86,5%), mentre l’industria accoglie l’8,7% degli occupati (media nazionale dell’11,3%).
L’indagine sui diplomati di master ha interessato l’Upo sia per quanto riguarda il profilo dei laureati sia per quanto riguarda la loro condizione occupazionale.
I diplomati di master del 2019 dell’Università del Piemonte Orientale coinvolti nel V Report sul Profilo, sono 168: 145 diplomati di primo livello e 23 diplomati di secondo livello.
I diplomati di master con cittadinanza estera costituiscono il 16,7% dei diplomati di master 2019, rispetto a una media nazionale del 9,7%; il 38,0% ha conseguito il titolo di studio precedente nello stesso ateneo in cui ha ottenuto il master (34,3% la media italiana); l’età media al conseguimento del diploma di master è pari a 34 anni, in linea con la media nazionale di 33,8.
Anche per quanto riguarda le esperienze di lavoro durante il master, i diplomati Upo superano la media italiana: sono il 78,6% rispetto al 50,6%.
In linea con la media del Paese invece le percentuali di coloro che hanno svolto un periodo di stage durante la frequenza del corso (63,4% rispetto al 63,9%), superiore alla media la valutazione dello stage rispetto all’inserimento presso l’ente o azienda (61% contro un 56,8%).
Per analizzare la soddisfazione per l’esperienza di master si è scelto di prendere in considerazione l’opinione espressa dal complesso dei diplomati di master in merito ad alcuni aspetti. Il 61,8% esprime un giudizio decisamente positivo per gli argomenti trattati nel corso, reputati interessanti e il 54,2% li ritiene utili per il proprio futuro professionale. Il 58,0% valuta decisamente adeguata la preparazione dei docenti. Il 72,5% dei diplomati di master dichiara che, potendo tornare indietro al momento della scelta, si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso di master e presso lo stesso ateneo.
Anche l’indagine sulla condizione occupazionale degli intervistati promuove a pieni voti l’Upo. Sono stati intervistati 152 Diplomati di master del 2018 a un anno dal conseguimento del titolo: il tasso di occupazione è complessivamente pari al 90,7%, superiore alla media nazionale dell’88,6%.
La retribuzione mensile netta è di poco superiore alla media (1.766 euro rispetto a 1.717 euro). Il 48,8% dei diplomati di master è occupato nel settore pubblico, il 41,7% in quello privato. Il settore dei servizi assorbe il 78,6% dei diplomati di master, mentre l’industria accoglie il 21,4% degli occupati.