«Luna park? Bilancio positivo. Tutto si è svolto secondo le norme»
ACQUI TERME – Luna park sì o luna park no? Nelle settimane di giugno, tra favorevoli e contrari, la discussione ha tenuto banco sui vari gruppi Facebook acquesi e la stessa amministrazione comunale, almeno in un primo momento, aveva fatto sapere che per motivi organizzativi e di sicurezza le giostre per quest’anno non avrebbero accompagnato le celebrazioni di San Guido. Grazie alla collaborazione degli stessi giostrai, però, è stato trovato l’accordo che ha fatto tornare Palazzo Levi sui suoi passi, dando così il via libera all’allestimento dei baracconi in piazza don Dolermo.
«Sono molto soddisfatto del lavoro svolto al luna park – dichiara il sindaco Lorenzo Lucchini – perché c’è stata un’ottima collaborazione con gli organizzatori, che hanno ottemperato a tutte le nostre richieste. Per quanto parliamo di flussi minori, è chiaro che la sinergia tra pubblico e privato durante questa emergenza sanitaria costituisce ora come in futuro un tassello fondamentale per la tutela di tutti i cittadini».
Bilancio tutto sommato positivo anche per i giostrai: «All’inizio il Comune non voleva dare il via libera al luna park, ma poi siamo riusciti a trovare un accordo che ha fatto sì che l’organizzazione proseguisse nel migliore dei modi – commenta Ronny Cristiani, uno dei gestori delle attrazioni itineranti – Devo dire che la città ha risposto molto bene. In particolare nella giornata di giovedì 9, in occasione dell’offerta speciale che dava accesso alle giostre ad un solo euro». Decisivo il contributo della Protezione Civile, «che ha messo a nostra disposizione quattro volontari, due all’ingresso e due all’interno del luna park per impartire le disposizioni del caso». Per il rispetto delle norme anti contagio i giostrai hanno semplicemente applicato le linee guida emanate dal Ministero, «ovvero il rispetto del distanziamento anche sulle attrazioni con adeguamento delle stesse, gel disinfettante sempre disponibile e diffusori acustici che ogni 5 minuti invitavano le persone a evitare assembramenti. Una sera – continua Cristiani – sono arrivate diverse pattuglie della Polizia per controllare che tutto si svolgesse nel rispetto delle norme sanitarie. Non hanno rilevato alcuna violazione».
Rispetto alle scorse edizioni, inevitabile qualche significativa defezione tra le varie attrazioni: «Mancavano cinque o sei delle giostre più grandi di solito sempre presenti, ma d’altronde è già molto quello che il Comune ci ha permesso di fare. Non eravamo particolarmente fiduciosi, invece devo dire che poteva andare molto peggio e che gli incassi, considerato il periodo, sono stati discreti».