Finisce a Conegliano (via web) il premio “La buona tavola”
Ghio (Consorzio Gavi): "Il vino è inserito in un territorio, che deve essere ospitale. Fondamentale saper accogliere il turista"
GAVI — Il Consorzio Colline del prosecco Conegliano Valdobbiadene ha ricevuto, martedì scorso, il premio Gavi La Buona Tavola. Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, la manifestazione si è tenuta virtualmente attraverso una diretta facebook invece che a Gavi in presenza. Gli altri premiati sono stati il Consorzio Vini Alto Adige, il Consorzio vino Chianti classico, il Consorzio di tutela vini d’Abruzzo.
Rispetto al passato l’onorificenza è stata consegnata ai consorzi di tutela per la loro attività nell’ambito dell’enoturismo che, fra l’altro, era anche il filone conduttore dell’edizione 2020 del premio. «E’ fondamentale – dice Roberto Ghio, presidente del Consorzio tutela del Gavi docg- pensare al vino inserito in un territorio e il territorio deve essere ospitale. Il turismo è una scienza e il saper accogliere il turista è una professione». I 124 consorzi presenti in Italia rappresentano l’anello di congiunzione fra la risorsa vino e la cultura di un territorio e possono promuovere l’enoturismo.
Durante la manifestazione la professoressa Magda Antonioli dell’Università Bocconi di Milano ha illustrato i dati emersi da un’indagine sulla diffusione dell’enoturismo e sulla capacità di utilizzare i social per promuovere le varie zone di competenza, sottolineando che la digitalizzazione è importante ma fondamentale è il rapporto umano e la condivisione diretta dei territori.