Edilizia e formazione, la Regione per la ripartenza
L?assessore Chiorino ha incontrato i rappresentanti del comparto colpito dall'emergenza Covid, e ha ascoltato le loro istanze
PIEMONTE – Un «bollino verde» regionale in grado di certificare la qualità e la professionalità degli enti formatori e massimo sostegno al sistema edile, in particolare per quanto riguarda il tema della formazione, ragionando, fra le altre cose, anche su eventuali nuovi bandi formativi e su possibili incentivi fiscali.
È stato positivo l’esito del confronto tra i rappresentanti di Formedil (Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia) Piemonte e l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro Elena Chiorino. Alla riunione, oltre all’assessore e ad alcuni funzionari dell’assessorato, erano presenti i vertici di Formedil Piemonte – in particolare il presidente Emilio Melgara e il vice presidente Giuseppe Manta – e il presidente dell’Organismo Paritetico Edile Biellese per la Formazione e la Sicurezza, Andrea Bonifacio.
Obiettivo delle parti: aprire un dialogo costruttivo con la regione per il riconoscimento del ruolo svolto dal sistema bilaterale edile nella specifica formazione del settore. I rappresentanti della categoria hanno presentato proposte atte a garantire adeguati livelli qualitativi, che derivano dal proprio ruolo di Ente Formativo Bilaterale di emanazione contrattuale di un settore che conta 1.500 imprese e 25mila addetti.
In particolare sono state individuate linee strategiche improntate ad un’azione volta al coinvolgimento di Formedil Piemonte nella definizione dei futuri assetti programmatici, bandi formativi, profili professionali di settore e all’assegnazione di premialità con l’ipotesi di istituire un «bollino verde» regionale che qualifichi i corsi specifici svolti dagli Enti Bilaterali Edili e di conseguenza le imprese del sistema che indirizzano alla formazione i propri lavoratori.
Si è inoltre convenuta l’opportunità di riconoscere sgravi fiscali per le imprese del settore che si rivolgono agli Enti formativi di emanazione contrattuale.
Ulteriore aspetto sul quale vi è stata unitarietà di intenti è l’azione di contrasto alle agenzie formative non qualificate che danno atto a fenomeni di concorrenza sleale a scapito della qualità delle capacità apprese dai formati.