Loris Campetti presenta il libro sulla latitanza
CASTELLAZZO BORMIDA – Il libro L’Arsenale di Svolte di Fiungo (Ed. Manni) è anche un romanzo e come in un romanzo il giornalista de Il Manifesto Loris Campetti racconta aspetti privati e fatti pubblici, considerazioni politiche e storie del nostro Paese. Ogni tanto si leggono strofe di qualche canzonetta di moda allora, che rimandano al clima e al sapore di un’epoca che fu. È un libro dove non manca l’ironia e l’inventiva letteraria, pur attenendosi rigorosamente ai fatti e narrando di “un maledetto pasticcio” che porta il protagonista ad una dolorosa latitanza.
L’autore ci porta con la sua Poderosa (Fiat Cinquecento) in giro per l’Italia in questa latitanza vaga che durerà anni, prima che la verità emerga con tutta la sua evidenza perché il fatto non sussiste (l’associazione) e per non averlo commesso (l’arsenale).
Il 10 novembre 1972 nella zona tra Camerino e Fiungo i carabinieri scoprono una mitragliatrice tedesca, un mitra Thompson americano, una canna per arma da guerra, munizioni, cartucce e pallottole in quantità, bombe a mano americane, tritolo e due timer: un arsenale. L’attenzione degli inquirenti si catalizza subito sui gruppi militanti della sinistra extra-parlamentare. La casa di Loris Campetti, appena laureato in Chimica, viene perquisita e una cartina geografica in suo possesso per andare a funghi, diventa la prova inconfutabile del suo coinvolgimento nell’arsenale…
L’autore di L’arsenale di Svolte di Fiungo. Una storia di militanza e fuga, terrorismo rosso e nero, servizi segreti e imbrogli di Stato negli anni settanta sarà presente martedì 21 luglio alle 18,30 nella sede della Fondazione Luigi Longo (spazio Cargo 21 in via Baudolino Giraudi 421) e dialogherà con il giornalista Alberto Ballerino. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Luigi Longo di Alessandria in collaborazione con l’Anpi provinciale.