Autostrade, altre due settimane di lavori? Toti: «Al via azione civile contro Aspi e Mit»
La promessa del Ministero: «Stop alle ispezioni entro il 15 luglio». Ma la Regione Liguria avvia una richiesta danni
OVADA – L’ennesimo fine settimana di caos sulla rete autostradale ligure ha provocato disagi per i viaggiatori e un nuovo botta e risposta fra la Giunta guidata da Giovanni Toti, Aspi e il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Poche ore fa, da Roma, è arrivato un messaggio di speranza rivolto a tutti coloro che percorrono quotidianamente l’A7, l’A26 e il tratto dell’A10 che conduce verso Genova. «Dai dati acquisiti relativi alle gallerie ricomprese nel percorso critico, proseguono senza interruzione i lavori per i quali, fatto salvo circostanze straordinarie, è prevista l’ultimazione entro il 15 luglio – hanno reso noto fonti ministeriali al termine dell’incontro con il responsabile di tronco, il responsabile del programma di verifica delle gallerie e il responsabile della viabilità di Aspi -. Già dal prossimo weekend, quindi, dovrebbe essere garantita una maggiore fluidità del traffico».
Da Genova e, nel contempo, dai viaggiatori del Basso Piemonte, la misura sembra essere colma, tant’è vero che ieri pomeriggio il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha annunciato l’intenzione di procedere con un’azione civile di richiesta del danno a Mit e Aspi. «Lo avevamo annunciato, ora abbiamo deciso di avviare formalmente l’azione civile di risarcimento. Sarà un percorso né breve né facile, di cui sono già partiti i primi atti formali, ovvero alcune richieste di accesso agli atti alla società concessionaria e al ministero delle Infrastrutture e Trasporti per conoscere nel dettaglio ciò che non conosciamo: il piano di ispezioni, le modifiche introdotte con la direttiva del 29 maggio, quali esami e articolati di analisi siano stati proposti sui flussi di traffico o come siano stati considerati i danni che sarebbero stati provocati. Quindi procederemo alla luce di questi atti che chiederemo formalmente a concedente e concessionario, che hanno fra loro un contratto su cui Regione non ha voce in capitolo».
Il timore è che la paralisi sul fronte della viabilità possa perdurare almeno fino alla fine del mese. «Purtroppo, nonostante i proclami, per la Liguria purtroppo la situazione non è cambiata: questo weekend è stato di nuovo molto molto difficile e si preannunciano altri tre giorni assai complessi e nonostante le rassicurazioni anche formali che il ministero ha dato alla comunità dei nostri sindaci liguri nell’ultima riunione, assicurando la doppia corsia per senso di marcia a partire dal 10 luglio, oggi rileviamo che forse il 15 o 16 luglio finiranno le ispezioni, dopodiché da quelle ispezioni discenderà un nuovo piano dei lavori che potrebbe protrarsi per tutto il mese di luglio e non si sa quanto di più perché ogni impegno preso dal ministero sulla base del piano richiesto ad autostrade dopo l’entrata in scena di quella preistorica circolare del 1967 è stato disatteso».