Ripartire da questi uomini
Le pagelle di una partita in cui il pari sta stretto
CARPI – Fuori dai playoff, e questo fa male. Come fanno male, e molto, tutte le ingiustizie. Però l’Alessandria è una squadra, che sa gestire le gare dentro e fuori. Ha trovato giocatori enormi com Casarini e Suljic, giganti come Cosenza e Prestia, un attaccante come Eusepi, che chiude con 12 gol e si candida per restare (anche se è in prestito), perché di un giocatore che fa reparto da solo c’è grandissimo bisogno. E c’è Gregucci, che crede in questo gruppo, nella qualità dei suoi uomini: serviranno quattro o cinque elementi, ma mai come quest’anno ci sono fondamenta solidissime. Anzi, un bel pezzo di casa è fatta.
VALENTINI – Disastroso: ai due errori contro il Siena avevano rimesiato i compagni. Ma quello da cui nasce il 2-2 del Carpi è il peggiore e il più grave. Uno sbaglio inaccettabile da un professionista. Le conseguenze, purtroppo, le pagano tutti: 4
GONNELLI – Frenato: nell’azione del vantaggio del Carpi legge in ritardo l’inserimento di Biasci e gli permette di incunearsi e segnare. L’unica pecca in una prestazione di autorità: 6
COSENZA – Autoritario: va spesso a raddoppiare su Vano, gli costa un giallo, ma poi lo imbriglia, insieme a Prestia e il ‘gigante’ non vede più palloni. Mettere energia fino all’ultimo: 6.5
PRESTIA – Lucido: non è facile tenere la calma quando ti mostrano un cartellino dopo 15 secondi. Invece non sbaglia un intervento, va anche a colpire di testa in attacco, si propone anche con alcune aperture del gioco: 6.5
ELEUTERI – Intelligente: conferma di saper leggere bene le situazioni, primo tempo di contenimento, ma con buone sovrapposizioni, che intensifica nella ripresa. Fino al fallaccio (non rilevato) che lo mette fuori dai giochi nell’azione del pareggio: 6
CHIARELLO – (dal 28’st) Determinato: entra con grinta, aiuta molto la squadra a salire nell’assalto finale. Al triplice fischio non trattiene le lacrime: ng
CASARINI – Indispensabile: i playoff hanno consegnatola versione giusta del centrocampista che prima si era visto solo per pochi spezzoni. Fa girare il gioco, detta i tempi, costruisce, recupera: 7
GAZZI – (dal36’st) Finale: è il momento dell’arrembaggio, prova a ragionare. Potrebbe essere la gara del suo saluto: ng
SULJC – Onnipresente: Un giocatore indispensabile, per la sua grinta, per come lotta su ogni pallone, per la caparbietà anche in fase offensiva. Il fallo del secondo rigore è suo, gli inserimenti in avanti alzano la pericolosità: 7
CELIA – Intermittente: volontà tanta, si propone spesso, soprattutto nel primo tempo. Deve imparare a saltare di più l’uomo ed essere più deciso: 6
MARTIGNAGO – Lento: non sempre riesce a tenere un passo alto e finisce per essere prevedibile. Anche se un paio di inserimenti meriterebbero miglior sorte: 5.5
SARTORE – (dal 1’st) Ispirato: aggiunge vivacità, alza il ritmo, contribuisce all’azione del primo rigore con un passaggio perfetto, quando accelera è difficile da contrastare, anche se qualche palla potrebbe finalizzarla meglio: 6
ARRIGHINI – Pungente: i suoi inserimenti creano apprensione alla difesa carpigiana. Va a conquistarsi un rigore sacrasanto (e il portiere sarebbe da espellere), cerca, senza esito, un sigillo personale: 6
DI QUINZIO (dal 18’st) Lucido: Entra per garantire più protezione, ma anche qualche giocata illuminante. Il pareggio frena un po’ la sua azione: 6
EUSEPI – Lottatore: lui è l’uomo da area, il cecchino freddo quando ci sono rigori pesanti da tirare. Il prototipo dell’attaccante che non deve mai mancare in una squadra. Perché è generoso, fa a sportellate e ci fa trovare sempre pronto (ed è in credito di un penalty): 7.5