Poste Italiane “spinge” il Pil in provincia
I dati contenuti nel Bilancio integrato 2019
ALESSANDRIA – Con 883 dipendenti e 214 uffici in provincia di Alessandria, Poste Italiane è una delle aziende che contribuiscono alla crescita del Pil provinciale. Il dato è contenuto nel bilancio integrato 2019 che, per la prima volta, contiene un modello di stima degli impatti economici prodotti complessivamente dall’Azienda in ogni singolo territorio.
Per l’area Nord Ovest (Lombardia, Piemonte, Val D’Aosta e Liguria), la stima è di un impatto economico, tra dipendenti diretti, fornitori ed indotto, superiore a 1 miliardo di euro.
Anche in provincia di Alessandria, Poste Italiane incide in modo diretto e indiretto a generare sviluppo dell’economia locale attraverso il coinvolgimento delle imprese in una molteplicità di settori come ad esempio quello dell’edilizia, della manutenzione, della sicurezza, della logistica, delle nuove tecnologie, dell’impiantistica.
Significativi, in questo senso, sono stati i recenti interventi straordinari effettuati in provincia nell’ambito del progetto “Piccoli Comuni”. Oltre alla oggettiva valenza sociale, tali iniziative hanno generato reddito e lavoro per le imprese locali attraverso l’attivazione del servizio Wi-Fi gratuito negli uffici postali; la realizzazione di opere di “decoro urbano”, effettuate nei piccoli comuni e frazioni, in particolare con il restyling e l’installazione ex novo delle cassette postali; l’abbattimento delle barriere architettoniche; le nuove installazioni degli Atm Postamat.
A livello occupazionale, nell’alessandrino Poste Italiane impiega complessivamente circa 883 risorse di cui circa il 51% sono impegnate nel settore “Mercato Privati”, che comprende la rete degli uffici postali e circa il 45% del personale in “Posta, Comunicazione e Logistica”, struttura che gestisce il recapito di corrispondenza e pacchi. Oltre agli impatti diretti legati strettamente all’attività economica del Gruppo, il business di Poste italiane, dunque, richiede l’acquisto di beni e servizi prodotti da altre imprese (generando impatti indiretti e indotti) e consente alle famiglie che hanno ricevuto un reddito grazie al lavoro svolto per l’azienda e i suoi fornitori di acquistare nuovi beni e servizi (generando impatti indotti). Nel 2019, ad esempio, l’Azienda ha acquistato beni e servizi da circa 2.300 piccole e medie imprese, per un valore totale di 1.2 miliardi di euro, oltre il 48% degli acquisti totali da fornitori italiani.