Il peso dei cambi. E la scoperta Eleuteri
La sostanza di Casarini, la discreta solidità difensiva: tutti i voti
ALESSANDRIA – La tenuta atletica è più che discreta, la qualità si vede, il gioco anche. Perfettibile, certo, come la gestione del risultato, che diventerà cruciale da giovedì, quando l’Alessandria ne avrà uno solo a disposizione. Però, 133 giorni dopo l’ultima gara, i segnali sono positivi.
VALENTINI – Fuori posizione: l’errore nel gol dell’1-1 rischia di complicare una gara che i Grigi avevano appena indirizzato a loro favore. Una sbaglio che un portiere con la sua esperienza non dovrebbe commettere. Anche nel 2-2 non è impeccabile:5
GONNELLI – Attento: aggiunge esperienza e capacità di leggere la giocata con qualche secondo di anticipo, quanto basta per neutralizzarla. Ha personalità, che mette a disposizione della squadra, limitando molto un tridente offensivo tra i più insidioso. Peccato per il giallo, ‘annunciato’ dall’arbitro: 6.5S
COSENZA – Energico: la sintesi del suoo contributo è una palla recuperata nella ripresa, ancora sull’1-1, anticipo quasi sulla linea dell’out,l’avversario impietrito. Quando c’è da spazzare via lo fa a modo suo, con forza: 6.5
PRESTIA – Solido: Più ancora dei compagni, non si limita a chiudere, ma quando può alza il baricentro della manovra e cambia il gioco, pescando compagni liberi, perché gioca sempre a testa alta. Qualche imperfezione sul 2-2: 6.5
ELEUTERI – Rivelazione: anche se il rivale direto, per mezzora, è d’auria, riesce a ritagliarsi spazi per andare via sulla fascia e mettere in mezzo palloni interessanti. Soprattutto quello del 2-1, millimetrico sulla testa di Eusepi. Ha corsa, ha qualità, ha personalità: 7 (dal 43’st SCIACCA: una manciata di minuti sena problemi nel finale: ng)
CASARINI – Sostanzioso: un lavoro enorme in mezzo, di recupero, di raccordo e di impostazione. Garanzia di qualità in mezzo, dove ragiona e spreca quasi nulla. Apre il gioco e lo fa con intelligenza: 7 (dal 39’st GAZZI: esperienza quando serve: ng)
SULJIC – Conquistatore: di palloni, davvero tanti, e quando serve per rompere la manovra dei sensi. Lo fa con energica e con intelligenza, anticipi strategici. Anche due conclusioni che meriterebbero sorte migliore: 7
CELIA – Volenteroso: un po’ più intermittente nel primo tempo, più sicuro nella ripresa, quando torna a percorrere la fascia come più a lui. Potrebbe sfruttare di più i suoi cross, buoni, e non ostinarsi ad aspettare l’ultimo secondo: 6
CHIARELLO – Suggeritore: ha un valore particolare questa gara, per lui che ha perso la mamma in questi mesi. Stimoli supplementari, che lo ispirano: l’apertura su Arrighini al 5′, è perfetta, da manuale, ci riprova un paio di volte, in altre è un poco più involuto: 6.5
EUSEPI (dal 1’st) Gladiatore: Appena entra, la difesa senese dimostra di soffrire la sua stazza e,soprattutto, i suoi movimenti in area. Diventa il terminale offensivo, ruolo che gli si addice. Sfiora un gol, segna il 2-1 al termine di una azione da manuale, fa la guerra su tutti i palloni, guadagna posizioni che rompono il ritmo a chi deve rimontare: 7.5
MARTIGNAGO – Generoso: gioca molto più per la squadra, che per trovare lo spunto personale e questo un po’ lo limita, anche se qualche buon pallone, in area e al limite, lo conquista e prova a sfruttarlo: 6 (dal 24’st DI QUINZIO: buon piede, quasi gol nel recupero, molto mestire nel gestire il pallone: 6)
ARRIGHINI – Cecchino: neppure un attimo di esitazione, il destro d’interno è un gran colpo e merita il vantaggio. Provoca anche l’intervento fuori area (con le mani) di Confente, che toglie un giocatore al Siena, potrebbe sfruttare meglio un altro pallone nel primo tempo: 7
SARTORE – (dal 24’st) Fulmine: nel gol della vittoria c’è tutto, opportumismo, velocità, precisione nel tiro. Se è il meglio del repertorio, è bene sfruttarlo con continuità: 7