Un arcobaleno per sostenere la ricerca e la cura nella Terapia Intensiva
ALESSANDRIA – L’arcobaleno, simbolo di speranza e di rinascita, nella Terapia Intensiva dell’Ospedale, grazie al progetto attivato con la Fondazione Solidal, significa cura e ricerca.
Regalando infatti un coloratissimo charm o portachiavi, ciascun donatore potrà contribuire all’acquisto di un monitor transcutaneo per la misurazione non invasiva degli scambi gassosi. “Questo strumento – spiega Fabrizio Racca, direttore di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera – consente di misurare l’efficacia della ventilazione meccanica nell’eliminare l’anidride carbonica e nel ripristinare l’ossigenazione del sangue attraverso una metodica non invasiva, ovvero semplicemente applicando una clip all’orecchio del paziente, eliminando così gli eventuali rischi della più usuale puntura estemporanea di una arteria. Abbiamo già esperienza nell’utilizzo di questa tecnica al Presidio Infantile poiché usiamo il monitor transcutaneo per i monitoraggi notturni dell’anidride carbonica nei bambini: acquisire lo strumento al Presidio Civile ci permetterebbe però di utilizzarlo anche per la ricerca oltre che per la clinica, attivando così uno studio con la Struttura di Malattie dell’Apparato Respiratorio diretta dal dottor Mario Salio”.
Il Progetto Arcobaleno, che nasce dall’idea di due amici in memoria di Franco Raselli, scomparso a causa del Covid-19, è sostenuto anche dall’azienda valenzana MyFamily srl che raccoglierà i fondi da devolvere alla Fondazione Solidal. Si tratta dunque di un’iniziativa benefica e innovativa che coinvolge tutti i cittadini ma anche le diverse realtà del territorio: i pacchettini in cui si trovano il ciondolo e il portachiavi, infatti, sono tutti diversi perché realizzati grazie alla creatività di alcuni bambini delle scuole primarie e materne di Valenza e al loro interno è inserito anche un pieghevole con la poesia Il Virus Misterioso di Maria Ruggi.
Sul sito https://www.myfamily.it/it/solidal-arcobaleno ulteriori informazioni.