Regione: lotta alla cimice asiatica con la vespa samurai
«Così risolvere il grave problema della cimice asiatica in modo naturale»
ACQUI TERME – In Piemonte sono iniziate le operazioni di contrasto alla cimice asiatica attraverso la diffusione del parassitoide Trissolcus Japonicus, noto come vespa samurai, nemico naturale della cimice. In questi giorni in 100 siti individuati su tutto il territorio piemontese si stanno effettuando i lanci della vespa samurai, che a discapito del nome è un insetto di circa 1,5 mm ed è innocuo per l’uomo e gli animali, comprese le api.
Ai primi lanci avvenuti nelle scorse ore hanno partecipato anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa. «Stiamo compiendo un passo importante per tutelare l’ortofrutticoltura piemontese che vuole essere di qualità e per confermarsi tale non deve essere schiava della chimica – sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – La vespa samurai ci consentirà di risolvere il grave problema della cimice asiatica in modo naturale, dando così certezze ai nostri agricoltori e a chi vuole investire in Piemonte. Per fare questo ci sono voluti anni di ricerca, oltre alla modifica di normative a livello internazionale per poter importare questa specie dall’Oriente. L’agricoltura di qualità e d’eccellenza, naturale e biologica è il futuro del nostro Piemonte. Una delle leve su cui dobbiamo investire per garantire posti di lavoro e ricchezza alle generazioni di domani».
Al presidente Alberto Cirio fa eco l’assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa: «Grazie al lavoro di vari soggetti istituzionali – sottolinea l’assessore – si è potuto attuare concretamente un progetto di aiuto alle imprese agricole per prevenire e contenere i danni dell’insetto che sta devastando le produzioni ortofrutticole e di nocciole del Piemonte. Con i primi lanci della vespa samurai abbiamo avviato il piano di lotta biologica che ha una valenza triennale e il cui obiettivo finale è ottenere una progressiva riduzione delle infestazioni da cimice asiatica nel rispetto dell’ambiente e della salute umana”.