Crisi Cit, gli autisti in consiglio: “Diteci cosa volete fare”
Protesta dei dipendenti durante l'ultima riunione dell'assise cittadina: "Paghiamo le conseguenze di scelte sbagliate"
NOVI LIGURE — «Gli amministratori li avete scelti voi e ora noi paghiamo le conseguenze». Così recitava uno dei cartelli esposti lunedì sera dai lavoratori del Cit, azienda municipalizzata che sta attraversando il periodo più nero della sua storia. I dipendenti hanno esposto i loro striscioni in consiglio comunale e hanno chiesto di poter parlare.
Su proposta del Pd, la richiesta è stata accolta da Lega e Forza Italia e quindi la seduta è stata sospesa per ascoltare il segretario provinciale della Filt Cgil, Giancarlo Topino.
Il delegato sindacale ha voluto sgomberare il campo da polemiche politiche e ha chiesto direttamente al sindaco di chiarire che intenzioni il comune abbia sulla partecipata di cui è il massimo azionista. In particolare, si tratta di capire se il Comune ha intenzione di conferire al Cit le risorse che ha stanziato per il piano industriale, che sono disponibili a bilancio del comune e che sono relative ad attività passate.
Il nodo della sopravvivenza del Cit è legato alle risorse che devono essere erogate dai 17 comuni soci. La fetta più grande spetta a Novi e il mancato versamento da parte sua renderebbe inutile il versamento da parte dei comuni più piccoli. Dopo l’intervento di Topino, il consiglio comunale è ripreso senza che nessun dai banchi della giunta rispondesse alle domande dei lavoratori.
Il servizio completo sul Novese in edicola fino a mercoledì 8 luglio