“Ofelia non deve morire” in scena al Chiostro
Venerdì 3 luglio il secondo appuntamento della rassegna di ripartenza “Quattro spettacoli li facciamo!”
ALESSANDRIA – Venerdì 3 luglio alle 21.15 nel cortile del Chiostro di Santa Maria di Castello andrà in scena Ofelia non deve morire nell’ambito della rassegna di ripartenza “Quattro spettacoli li facciamo!” realizzata con il contributo della Fondazione SociAL. Sul palco Patrizia Camatel, testo e regia di Luciano Nattino.
Le prenotazioni per questo evento sono chiuse ma è possibile prenotare gli altri eventi della rassegna al sito illegali.it/prenota.
L’idea da cui muove lo spettacolo è che una giovane donna di Stratford-upon-Avon (cittadina natale di Shakespeare), folgorata dal teatro portato in provincia da compagnie itineranti (anche italiane), decida di andare a Londra avendo saputo del successo del suo illustre concittadino William, la cui compagnia (i Lord Chamberlain’s Men) è installata nel nuovo Globe Theatre, aperto da pochi mesi. Siamo nell’estate del 1600 e la donna riesce ad ottenere il permesso di incontrare di mattina sir William che, in quel momento, si trova in una loggia del Globe a ritoccare il testo dell’opera in corso: La tragedia di Amleto.
Kate (è questo il nome della giovane donna) ha seguito la tragedia nel corso della settimana per ben quattro rappresentazioni, arrivando a conoscere quasi a memoria intere sue parti.
Tra Kate e Shakespeare avviene così un dialogo (a tratti divertente, a tratti commovente) in cui la giovane donna, oltre ad esprimere il suo apprezzamento per l’opera, rivela tutta la sua enorme passione per il teatro. In più ha delle richieste precise da fare al poeta (tra cui quella che dà il titolo allo spettacolo) che accompagna con garbo e freschezza ma anche con grintosa tenacia.
È questo il modo da scelto per rivelare aspetti conosciuti e non dell’Amleto e di Shakespeare (attraverso brani del dramma e appunti sulla vita del Bardo e sulla società inglese del tempo) ma anche per parlare, tramite la finzione spazio-temporale, del teatro di sempre, del suo fascino e dei suoi problemi, ieri come oggi.
È necessario prenotare il posto (sito web: www.illegali.it/prenota, tel. 3351340361 anche WhatsApp, e-mail info@illegali.it), portare la mascherina, avvisare telefonicamente se, dopo aver prenotato, non si potesse andare, presentarsi con un certo anticipo e ascoltare e rispettare le semplici istruzioni che verranno fornite all’ingresso.