Lo spreco dei cassonetti inutilizzati e il ‘porta a porta’ poco smart
ALESSANDRIA – C’è un altro cimitero in fondo a via Monteverde: è quello dei cassonetti per la raccolta differenziata. Uno spreco, per il Movimento 5 Stelle, che si lamenta per la decisione di rivoluzionare la raccolta dei rifiuti in un modo, alla fine, poco efficace: la Giunta ha deciso di installare nuovi cassonetti ‘intelligenti’, al Cristo e in Centro. «Non sarà un vantaggio sulla raccolta differenziata, per cui Alessandria è fanalino di coda tra le grandi città del Nord. I cittadini pagheranno le multe dell’Unione Europea per una sperimentazione non condivisa e costosa».
Michelangelo Serra e Francesco Gentiluomo, i due portavoce, sono per un porta a porta totale, o perlomeno per un una decisione concertata: «Non siamo pregiudizialmente contrari ai cassonetti elettronici, ma avremmo potuto riutilizzare questi, risparmiando milioni di euro. Tra l’altro era stato ventilato un costo, ora raddoppiato a 12 milioni».
Il porta a porta ‘spinto’, inoltre, punta sulle risorse umane (più personale, più lavoro) e non sull’aumento delle risorse strumentali (bidoni automatici).