Riapertura del Pronto Soccorso: giorni interlocutori
Asl Al, attraverso la direzione sanitaria, aveva indicato nella fine del mese di giugno la scadenza per la riattivazione
OVADA – Sono giornate interlocutorie quelle che si stanno vivendo attorno alla possibilità di riapertura del Pronto Soccorso cittadino. In primo piano le parole, spese non più tardi della settimana scorsa, dal direttore di Asl Al Federico Nardi che ha indicato nella fine del mese la scadenza entro la quale ripartire. Sullo sfondo l’ipotesi che si possa anticipare alla prossima settimana che fa da contraltare alle spinte, interne all’Asl stessa, per il mantenimento dell’attuale organizzazione.
Tira e molla continuo
«Abbiamo ricevuto conferme importanti di un consolidamento delle attività precedenti e dell’intenzione di immaginare una nuova caratterizzazione per la rete sanitaria che coinvolge anche la nostra struttura». Parole spese la settimana scorsa dal sindaco di Ovada, Paolo Lantero, che più volte ha chiesto di riconsiderare il provvedimento adottato dall’Unità di Crisi Regionale nella prima settimana di marzo. Un appello in questo senso è stato speso la settimana scorsa dal PD ovadese. Per questo il territorio ora si attende atti che facciano seguito alle parole.
Politici e tecnici
Alla base di tutto c’è la diversa visione tra politica e operatori della sanità, la questione nata con la trasformazione del Punto di Primo Intervento istituito nel 2013 in Pronto Soccorso d’area disagiata. Un’indicazione che per ora si è tradotta in un presidio al quale si può accedere con mezzi propri ma che viene ignorato dai mezzi in emergenza del 118.