Ordigno sullo Stura: le modalità di intervento
L'area interessata dall'evacuazione della popolazione si riduce a 660 metri di raggio
CAMPO LIGURE – Manca ancora la conferma ufficiale. Ma con ogni probabilità è il 5 luglio il giorno per l’eliminazione dell’ordigno affiorato sul greto dello Stura, nel territorio di Campo Ligure, a breve distanza dalla stazione ferroviaria. L’ultima riunione del Centro Operativo Misto attivato nel comune della Valle Stura è in parte mitigato le condizioni iniziali dell’operazione. L’area prevista di evacuazione si è ristretta da 1.820 a 660 metri. Indicativamente dovrebbero essere 1.500 i cittadini interessati dall’evacuazione, la metà di quanto ipotizzato in un primo momento. Sarà l’esercito a realizzare una struttura di protezione attorno all’area interessata con la creazione di una pista carrabile per aggiungere l’alveo e la deviazione del corso d’acqua per consentire le operazioni di cantiere. La zona rossa è quella in cui è prevista l’evacuazione. Tutt’attorno, una zona gialla, raggio compreso tra 660 e 1.820 metri dove non è richiesto lo sgombero delle persone che però dovranno rimanere chiuse in casa.