Jurij Ferrini: “Povero teatro, come ti hanno ridotto”
Il regista e attore ovadese parla di come si riparte dopo lo stop dovuto all'emergenza sanitaria e dello scenario attuale
OVADA – Riparte dalle periferie di Torino l’attività teatrale di Jurij Ferrini, regista e attore molto apprezzato nel panorama nazionale. La scelta è caduta su un autore dissacrante come Rodrigo Garcia e sullo spettacolo “Dovevate rimanere a casa, coglioni”. Sul palco la moglie Rebecca Rossetti. Ferrini prova a ripartire dopo il periodo più difficile da quando la sua carriera è iniziata. “In trent’anni non ho mai visto il teatro ridotto in questo stato”. Sullo sfondo il momento difficile vissuto da tante compagnie ma anche lo scarso interesse messo in mostra dallo Stato. “Gli investimenti pubblici sono ridottissimi rispetto al ritorno. Siamo considerati dei reietti”.
L’intervista completa su “l’ovadese” in edicola da giovedì 18 giugno.