I cento anni di Malabrocca, la maglia nera
Domani Tortona celebra il corridore noto anche per aver 'capovolto' l'ordine di arrivo
TORTONA – Domani Luigi Malabrocca avrebbe compiuto 100 anni. E, questa volta, sarebbe arrivato in perfetto orario a un appuntamento così importante, lui che sul ritardo dai primi ha costruito una fama senza tempo. ‘Luisin‘ da Tortona, che domani lo celebra. ‘Luisin’ che, a inizio carriera, aveva battuto anche Coppi. Fino a quella gara a Varzi, in cui il ragazzo di Castellania si presentò in abbigliamento non proprio da corridore e Malabrocca commentò: “Se questo oggi arriva al traguardo, io vinco il Giro d’italia2. Per la cronaca Coppi arrivò primo a Luigi terzo. Luigi ‘il cinese‘ per i suoi occhi a mandorla, che per due volte conquistò l’ultimo posto al Giro d’Italia, nel 1946 e nel 1947, indossando la maglia nera che resta indissolubilmente legata a lui. Che era un campione vero, perché serve un’arte anche per essere il primo partendo dal fondo.
Anche Luigi aveva un rivale, Sante Carollo, vicentino: lui sì davvero inadatto alle competizioni ciclistiche e, quindi, difficile da battere in quel duello per l’ultima piazza. Difficile anche per il più umano degli eroi delle due ruote, Malabrocca appunto, a cui Roberto Lauciello ha dedicato una graphic novel. Tortona, la sua città, lo ricorderà con due grandi pannelli, uno davanti al Comune e l’altro davanti a Palazzo Guidobono. Il primo sarà inaugurato domani, alle 17, alla presenza del sindaco Federico Chiodi, del presidente del consiglio comunale, Giovanni Ferrari Cuniolo, e della nipote, Serena Malabrocca, che mette una passione enorme per tenere viva la memoria del nonno e che, sempre domani, sulla sua pagina facebook, organizzerà una sorta di assembramento virtuale intitolato “Siamo tutti Malabrocca“. A Tortona ci saranno anche alcuni ciclostorici de LaMitica, in tenuta d’epoca: l’edizione 2020 non ci sarà, e avrebbe dedicato grande spazio alla maglia nera, ma pedalare, anche se distanziati, sarà un bell’omaggio a Luisin.