L’ultimo esame di maturità della professoressa Ameli
Dal 1° settembre sarà in pensione
CASALE – Ieri, mercoledì 17 giugno, nelle scuole superiori di tutta Italia, hanno preso il via gli Esami di Stato, con una formula rinnovata per fronteggiare la situazione straordinaria dovuta all’emergenza Covid. Gli studenti delle classi 5aA Amministrazione, Finanza e Marketing e 5aB Grafica e Comunicazione dell’Istituto Superiore “Leardi” non stanno affrontando questa prova da soli: a supportarli c’è infatti anche la loro docente di Lettere, Franca Ameli.
Insegnante non solo competente e stimolante, ma anche appassionata e di gran cuore, sta sostenendo i suoi alunni anche in questa sfida, prima del ritiro dalle attività didattiche che avverrà il prossimo 1 settembre. Figura di riferimento per tutti i colleghi e per gli studenti, da sempre ha posto al centro delle sue priorità gli interessi dei suoi alunni: da diversi anni inoltre è la responsabile delle iniziative di orientamento, momento cruciale sia per la scelta del percorso di studi al termine della scuola media sia per gli orizzonti che si aprono dopo il conseguimento del diploma. «Mi preme molto ringraziare tutti i colleghi – precisa la Ameli – perché sempre più il lavoro dell’insegnante si svolge in team e i risultati positivi raggiunti sono il frutto di uno sforzo condiviso, in cui ognuno ha offerto il proprio prezioso contributo».
Dal 1988 è docente di Lettere all’Istituto Superiore “Leardi”, dopo alcuni anni in istituti di Crescentino e di Vercelli. «Se ripenso alla mia intera carriera scolastica – ammette la professoressa Ameli – mi sembra di aver vissuto tre o quattro vite». In effetti, molto è cambiato dai suoi inizi professionali: la scuola si è evoluta molto negli anni e, con il recente approdo alla didattica a distanza, sono stati raggiunti esiti del tutto inimmaginabili. Quella della digitalizzazione è stata, per lei e per molti colleghi, una vera sfida, ma per motivi ben più nobili di quanto si possa immaginare: la preoccupazione non riguardava aspetti di natura tecnologica («la collaborazione dei colleghi e una buona dose di perseveranza mi hanno aiutata molto»), bensì era tutta concentrata sui ragazzi, perché «era fondamentale far capire che la scuola c’era per loro, nonostante le difficoltà e gli ostacoli».
Varie esperienze hanno fatto maturare questa sua sensibilità: fondamentale è stata l’attività pluriennale con il progetto POLIS serale, un percorso di studi rivolto agli adulti che, spinti da una forte motivazione, avevano deciso di rimettersi in gioco per ottenere il diploma di scuola superiore. «Sotto i miei occhi ho visto alunni di ogni estrazione sociale, culturale e origine, tutti concentrati per raggiungere lo stesso obiettivo: è stato sicuramente un punto di vista privilegiato per comprendere l’altissimo valore dello studio e della motivazione nel processo di apprendimento permanente».
La propensione della professoressa Ameli a concepire la scuola come centro di promozione culturale e sociale è stato condiviso con diversi colleghi in due importanti progetti cui ha aderito con convinzione ed entusiasmo: l’Erasmus+ “Lessons for present, lessons for future” e le iniziative promosse dalla Rete “Scuole Insieme” di Casale. Se il progetto Erasmus, coordinato dall’Istituto “Tirant Lo Blanc” di Elche (Spagna) e organizzato per il “Leardi” dai professori Paola Perotto e Gian Paolo Cassano, ha permesso l’incontro con docenti provenienti da numerosi Paesi europei per realizzare materiale didattico sui grandi temi della storia del Novecento, come la resistenza, l’indifferenza e i diritti umani, grazie a “Scuole Insieme” la docente ha potuto confrontarsi con le realtà scolastiche del territorio fin dal 2011, quando erano in corso i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Da quel momento, la collaborazione è stata costante, sia per progetti sulla ferita ancora aperta dell’amianto sia per iniziative su tematiche ambientali: grazie a questo impegno, è riuscita ad accompagnare una delegazione di studenti al Quirinale e persino a Ginevra presso la sede di Green Cross.
I colleghi, che per un periodo più o meno lungo hanno avuto modo di lavorare con lei, sottolineano la sua spiccata disponibilità e apertura al dialogo: «Fin dal mio primo giorno al “Leardi” – ricorda il professor Luca Talenti, docente di Lettere dell’Istituto – la collaborazione con Franca è stata proficua: nonostante la mia giovane età mi ha dato molta fiducia, trattandomi da pari e confrontandosi con me su aspetti disciplinari, organizzativi o semplicemente su letture interessanti. Ho imparato molto da lei e le sono grato per i suoi consigli, ammetto che sentiremo tutti la sua mancanza al rientro a scuola a settembre».
Fino all’ultimo, centro dei pensieri della professoressa Ameli sono stati i suoi amati studenti, cui esprime un ringraziamento speciale: «Tutto ciò che ho fatto, nel bene e nel male, è stato pensato per gli alunni – confessa la docente. – Nessuno di loro è uguale ai compagni: tutti hanno le loro caratteristiche specifiche, le loro fragilità, le loro criticità e i loro pregi. Dal mio punto di vista, il compito di un buon insegnante è quello di offrire tutto il supporto possibile: nonostante si dica il contrario, spesso a sproposito, la scuola resta un luogo protetto, dove le preoccupazioni e i problemi familiari rimangono al di fuori, in cui tutti possono trovare la propria dimensione ed esprimere tutte le loro potenzialità. Dirò di più: sono fermamente convinta che non esistano studenti o corsi di serie B, ma è compito degli insegnanti che si relazionano con situazioni più problematiche essere saldi, un riferimento fisso per i ragazzi che solo così potranno trovare l’ambiente adatto per costruire il proprio futuro».
L’Istituto “Leardi” ringrazia calorosamente la professoressa Franca Ameli per tutto quello che nel corso degli anni ha fatto per la scuola e per i suoi studenti, con l’augurio di un sereno prossimo pensionamento.