Andrea Morchio: «Emozione e orgoglio, ora lavoro per aiutare tutta la provincia»
Da sabato scorso l'ovadese è il nuovo Coordinatore Territoriale di Alessandria
OVADA – Da coordinatore dei volontari della Protezione Civile di Ovada ha guidato le operazioni in occasione delle due alluvioni che, nel 2014 e nel 2019 hanno colpito duramente la zona del Basso Piemonte. In particolare, lo scorso autunno ha contribuito, insieme a un team di lavoro composto da oltre cento persone, “a restituire al sindaco Mario Pesce un comune più normale possibile”. Da sabato scorso, in seguito all’elezione organizzata nel capoluogo – a cui hanno preso parte, e votato, le ventitré associazioni di protezione civile della provincia –, Andrea Morchio è il nuovo Coordinatore Territoriale di Alessandria. Una nomina di grande prestigio che si aggiunge al riconoscimento ottenuto nel giugno del 2017, quando fu insignito del riconoscimento di Cavaliere della Repubblica italiana.
Dopo il lavoro intenso dei mesi scorsi, sabato pomeriggio è arrivata una bella soddisfazione.
Per me è stata una grande emozione ricevere dalle mani di Marco Bologna (riconfermato a capo della Croce Rossa di Alessandria per il prossimo quadriennio) la bandiera decorata del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Alessandria, in un passaggio come i grandi comandi militari.
Dopo aver ricoperto l’incarico a Ovada, adesso la sfida si “allarga” a tutta la provincia di Alessandria. Quali sono le tue aspettative?
Il ruolo di coordinatore del Coordinamento Territoriale del volontariato rappresenta sicuramente una responsabilità importante, come testimoniato dagli ultimi mesi. In varie occasioni, infatti, la Protezione Civile è stata chiamata per risolvere alcuni problemi, dalle alluvioni dello scorso autunno fino alla lotta contro il “Covid-19”. Il tutto con un solo obiettivo, che è sempre lo stesso: quello di aiutare gli altri.
All’inizio del 2019, come gruppo ovadese della Protezione Civile, siete stati premiati dalla Regione per le numerose attività di soccorso svolte in giro per l’Italia (fra cui l’intervento per il terremoto nell’Italia centrale del 2016, ndr). Ora, in occasione dell’emergenza “coronavirus”, il centro nevralgico per la distribuzione delle mascherine in Piemonte è stato proprio quello di Alessandria.
A fine aprile, al centro di San Michele, sono arrivate 5 milioni di mascherine (si tratta dei “dispositivi”, lavabili e riutilizzabili, consegnati ai cittadini con il logo della Regione Piemonte, ndr). Abbiamo lavorato ogni giorno, dalle 8 del mattino fino a quando ce n’è stato bisogno. Per la distribuzione sono state seguite le indicazioni previste dalla tabella regionale: si è cominciato con i comuni più piccoli, che hanno meno di mille abitanti, poi progressivamente siamo passati al 20% per i capoluoghi di provincia e infine ai centri tra mille e tremila abitanti. Nella sede di Alessandria è avvenuto lo smistamento delle unità verso i vari Com territoriali, visto che ciascuna amministrazione comunale ha potuto gestire la consegna ai cittadini in maniera indipendente. Sempre dal centro di San Michele, poi, all’inizio dell’emergenza, ci siamo occupati dell’invio delle tende pre triage destinate ai ospedali della regione.
C’è qualcuno a cui vuoi dedicare questo risultato?
Sicuramente, oltre a ringraziare le componenti del Coordinamento per la fiducia, ci tengo a rivolgere un ringraziamento particolare alla “mia” squadra di Ovada, senza la quale io non avrei potuto fare nulla. Inoltre vorrei dedicare questo traguardo a mia moglie che mi ha sempre supportato e sopportato in questo nobile impegno. E poi, in un momento per me importante, vorrei anche ricordare il compianto Andrea Oddone, l’ex sindaco di Ovada (fra il 2004 e il 2014), che parecchi anni fa mi aveva incoraggiato ad intraprendere questo percorso.