Santo Spirito: niente immobili pubblici. Si fanno avanti due imprenditori
ACQUI TERME – La riunione con il sindaco Lorenzo Lucchini si è conclusa in modo diverso da come ci si aspettava. Sul tavolo del discorso, davanti ad una ventina di interlocutori, nessun immobile pubblico pronto ad ospitare (anche temporaneamente) gli studenti dell’ex Scuola primaria paritaria Santo Spirito. L’ex Fermi andrà all’asta; dell’ex Tribunale non se n’è parlato eppure è la soluzione caldeggiata dall’assessore regionale Marco Protopapa che in tempi non sospetti aveva addirittura proposto di farne un polo universitario. «Visto che non si è capito cosa voglia farne l’amministrazione comunale. Agenzia Entrate? Asca? Intendenza di Finanza? Ci facciano sapere altrimenti la mettano a disposizione degli studenti del Santo Spirito» ha stigmatizzato il leghista. L’immobile ex Suore Francesi, che ospita alcune classi di plessi in ristrutturazione, sembrava prima disponibile, almeno dalle preliminari parole del proprietario; poi è stato negato, dovrà rifare il tetto, altrimenti rischia di perdere un finanziamento e quindi a breve non sarà più disponibile.
Il primo acquese, però, ha fatto da intermediario tra la cordata Crescereinsieme-diocesi-genitori e due imprenditori nostrani, un ex studente disposto a concedere due appartamenti contigui e un potenziale locatore (ancora non proprietario) di un immobile alla Torre un tempo centro commerciale. Lucchini si è dimostrato pronto ad accettare qualsiasi ipotesi purché rispettosa delle norme di legge. Prossima scadenza, giovedì 18 giugno, giorno in cui i sostenitori del Nuovo Santo Spirito e i dirigenti scolastici acquesi incontreranno il Provveditore che sonderà la validità delle soluzioni proposte.