Asia Ferrando vince il premio Bovone, l’acqua e Kennedy seducono gli studenti ovadesi
La cerimonia di premiazione è avvenuta attraverso la piattaforma online di Zoom
OVADA – “I miei fratelli ed io siamo nati in una giornata di pioggia, o per meglio dire siamo rinati. Mi spiego meglio: è stato quel piovoso lunedì mattina che finalmente nostra madre ci ha lasciato iniziare per la seconda volta le nostre vite, come una sorte di rinascita, quel giorno abbiamo cominciato a seguire il nostro destino sebbene molto diverso l’uno dall’altro. Non so se il suo sia stato un gesto di amore nei nostri confronti o semplicemente non ci voleva più”. Questo è l’incipit dell’elaborato presentato da Asia Ferrando, la studentessa dell’IIS Barletti, che ha vinto l’edizione 2020 del Premio Bovone, organizzato dal Rotary Club. Di seguito pubblichiamo uno stralcio del testo premiato dalla giuria. “Eravamo ancora piccoli quando abbiamo assistito alle sue prime crisi, quando iniziava a piangere per motivi a noi ignoti non smetteva più, a volte poteva durare per interi giorni, non so e probabilmente non saprò mai il motivo di questa sua continua tristezza, ma posso ipotizzare che fosse per colpa nostra, per colpa di tutti i suoi figli, e fu in quel momento, all’apice dei suoi turbamenti, che ci ha dovuti lasciar andare. Siamo stati divisi e ognuno di noi si è dovuto ambientare in una nuova e totalmente diversa famiglia, è stato quel giorno l’ultima volta in cui ebbi loro notizie.
[…] Mentre con la mia madre naturale ho imparato a farmi scivolare addosso i problemi della vita, da lei coccolata quando ne avevo bisogno e coccolandola a mia volta nei suoi momenti bui, nella mia nuova famiglia ho imparato a vivere la vita giorno per giorno, con l’allegria e la spensieratezza che dovrebbe far da padrona nella vita di tutti. Ricordo ancora la volta in cui, dopo anni e anni passati lontano da loro, rincontrai i miei fratelli e sorelle, era una splendida giornata autunnale, quando, dopo un incredibile temporale era comparso un arcobaleno color arlecchino nel cielo, ed è proprio in quel momento che li vidi, tutti abbracciati che stavano aspettando solo me. Gli andai incontro fremendo dalla voglia di stringerli di nuovo a me. Ma in quell’esatto momento qualcosa di più grande e di una forza maggiore mi strappò da loro e mi scaraventò a terra ponendo fine alla mia insignificante vita. Fine tragica la mia, vero?
Ma non vi preoccupate, è per questo che sono stata creata, con il solo scopo di essere utile all’umanità. E se io ora vi confessassi che questa non è la travagliata storia di una piccola ed indifesa bambina o quella di un tenero cucciolo? Se ti dicessi che in realtà la madre è una nuvola, che i suoi pianti sono dovuti a noi ingrati umani, che la famiglia sconclusionata e sempre in movimento è un ruscello, così come quella austera e all’antica assomigli ad un ghiacciaio e quella rilassata e pacata ad un lago? Potresti arrivare alla conclusione che questa sia la storia di una semplice e all’apparenza inutile gocciolina d’acqua, che ha devoluto la sua intera vita al nostro servizio, e persino nel momento del suo arrivo a destinazione, nel mare, è stata presa e usata per l’ultima volta in un campo di grano, per noi, per la nostra salvezza. Tu, la sprecheresti come lo stai facendo adesso? Perché ricorda, l’acqua è il nostro 65% e senza di essa saremmo solo un misero 35%”.
Tre i filoni dell’edizione individuati per il Premio Bovone consegnato martedì scorso in video conferenza sulla piattaforma Zoom: «Amica acqua … ti penso e ti immagino così», «L’Italia è vista come la meta desiderata da tanti giovani migranti di Paesi lontani. Perchè i giovani italiani sono pronti a migrare per cercare fortuna lontano dal loro Paese?» «Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese», la frase pronunciata da John Fitzgerald Kennedy nel suo primo discorso da Presidente degli Stati Uniti.
Dei 16 elaborati che hanno coinvolto 20 studenti giunti in finale otto riguardano l’acqua, sei la frase di Kennedy e due l’Italia e i giovani che emigrano. I diplomi d’onore sono andati a Adriana Barisone (5A Scienze Applicate), Ana Maria Bolfa (4A Amministrazione, Finanza e Marketing), Irene Lessio (5A, Amministrazione Finanza e Marketing). I diplomi di merito sono andati a Elenya Aragona (4A, Agrario), Julia Muratore (5A, Amministrazione Finanza e Marketing), Samuele Ottonello (4A, Agrario), Marianni Siri(5A, Scienze Umane Madri Pie). I diplomi di finalisti sono andati a Francesca Pastorino (4A, Liceo Scientifico), Helena Tiro (5A Agraria), Antonia Greta Barile (5A Agraria), Giorgia Scaccia (4A, Amministrazione, Finanza e Marketing). Elena Velic (5A Scienze Applicate), Francesco Luciani, Simone Vigo, Joele Bruzzone e Lorenzo Chiccaro (5A Meccanica, Meccatronica, Energia), Matteo Divano (4A Agraria, Agroalimentare, Agroindustria), Daniele Del Freo e Marco Paravidino (Agraria, Agroalimentare, Agroindustria).
Il premio Luigi Bovone è nato 22 anni fa grazie a Ada Bruzzo Bovone, la quale, in ricordo del marito Luigi Bovone, istituì un riconoscimento destinato agli studenti degli ultimi due anni degli istituti scolastici superiori di Ovada. Luigi Bovone, un rotariano, un imprenditore che ha segnato profondamente la sua Ovada, rendendola un nome famoso nel mondo. Sullo sfondo c’è già l’edizione 2021, in particolare si lavorare per presentare l’iniziativa come service distrettuale dell’associazione e farla così crescere ulteriormente per importanza.