9 giugno 1940: Coppi vince il suo primo Giro d’Italia
Ottant'anni fa l'impresa: il giorno dopo l'Italia entra in guerra
CASTELLANIA – Ha 20 anni, 8 mesi e 25 giorni Fausto Coppi. E’ il 9 giugno 1940, ottant’anni fa esatti. Quel giorno il ragazzo di Castellania conquista il suo primo Giro d’Italia e stabilisce un record che, nel terzo millennio, è ancora imbattuto: è il più giovane vincitore di sempre della corsa rosa.
Alla partenza non è lui il candidato al primo posto: nella squadra della Legnano il capitano è Gino Bartali. Poi, nelle gerarchie, ci sono Pierino Favalli e Secondo Magni. Ma già nella seconda tappa, nella discesa della Scoffera, per evitare un cane Bartali cade e perde molti minuti. Il direttore sportivo Eberardo Pavesi, nell’11a frazione, lancia il giovane di Castellania. E’ la prima tappa da leggenda del mito Coppi, la Firenze – Modena, in cui si lascia dietro tutto il gruppo, che mano a mano si sgrana e, come racconta Orio Vergani, inizia a volare sotto pioggia e grandine, e la gente cerca di capire chi è quel corridore destinato a diventare il più grande. E’ il 29 maggio,la maglia è sulle spalle “di un giovane secco come un osso di prosciutto”: la corsa è ancora lunga, i ruoli si invertono, sulle Dolomiti è Bartali ad aiutarlo, soprattutto quando va in crisi per problemi di digestione. Il 9 giugno la frazione conclusiva, da Verona all’Arena di Milano: tra il pubblico papà Domenico, i fratelli Livio e Serse, gli zii. I corridori entrano in gruppo, ma Fausto non c’è: a 500 metri gli cade la catena. Riparte, arriva a 32”, è lui il vincitore.
L’abbraccio a Pavesi, il giro con i fiori, poi in treno fino a Tortona e a Castellania. Per abbracciare mamma Angiolina. Il 10 giugno l’Italia è in guerra, l’11 Coppi rientra in caserma: la licenza per il Giro d’Italia è finita, ma è iniziata la storia, straordinaria, del Campionissimo. Servizi sul Piccolo in edicola.