Luoghi del cuore Fai: si vota online per la chiesa dei Cappuccini
Al via la campagna promossa nell'ambito del "censimento" avviato dal Fondo Ambiente Italiano
OVADA – Uno scrigno di arte e storia ovadese da far conoscere. Per questo, sull’esempio di quanto successo qualche anno fa con Villa Gabrieli, è da poco partita la campagna per fare della Chiesa dell’Immacolata, la casa dei frati Cappuccini in via Cairoli, un “Luogo del cuore” del Fai. Al momento i voti sono ancora pochi ma la speranza è che la pubblicizzazione dell’iniziativa faccia da volano come per il parco di via Carducci.
Una chiesa, costruita nel 1640, che in qualche modo lega quel periodo a quel che stiamo vivendo. L’impresa fu avviata in seguito al voto della popolazione che nel 1631 chiese alla alla Vergine Maria di essere liberata dalla peste che imperversava. E non a caso, lo scorso 25 marzo, don Maurizio Benzi, parroco della città, ha pensato di rinnovare quel voto nel pieno dell’emergenza sanitaria. La chiesa fu affidata ai francescani, presenti da anni ad Ovada ma privi di un convento: per questo fu edificata in stile sobrio, con una forma a capanna, la facciata semplice e senza decorazioni, l’interno ad una sola navata con due cappelle laterali. L’attuale facciata, dipinta a strisce bianche e nere, con un rosone centrale e bifore in cemento, risale al 1935. Da qualche anno, grazie all’accordo tra Ordine dei Frati Francescani di Genova, associazione Vela e Fondazione Cigno, la chiesa è stata riaperta alle celebrazioni interrotte dopo la scomparsa di padre Giancarlo e il convento è diventata la sede dei convegni e delle iniziative organizzate dall’associazione di volontariato e dalla Fondazione.