Rifiuti, troppi sacchetti nei cestini: a Molare arrivano le fototrappole
La proposta è stata discussa venerdì scorso in consiglio comunale
MOLARE – Il regolamento è stato discusso nel corso del consiglio comunale di venerdì scorso. Ora il sistema di videosorveglianza per mezzo delle foto-trappole è pronto a entrare in azione attraverso l’utilizzo di dispositivi mobili che, di volta in volta, potranno essere installati in varie aree del paese, visto che non si tratta di apparecchiature fisse, per scopi differenti. «Inizialmente saranno utilizzate per tenere sotto controllo i bidoni stradali – afferma il sindaco di Molare, Andrea Barisone –. Ma non escludo che in possano essere sfruttate anche in altre occasioni». L’approvazione del regolamento è attesa per venerdì prossimo. L’impegno di spesa sostenuto dal Comune per l’acquisto dei tre apparecchi è pari a 900 euro.
Dallo scorso inverno anche a Molare, la seconda realtà per numero di abitanti del territorio, è entrato in vigore il sistema di raccolta differenziata attraverso il metodo “porta a porta”. Una “rivoluzione”, ben nota anche negli altri comuni dell’Ovadese, che fin dai primi giorni aveva fatto storcere il naso a qualcuno. Non a caso, proprio nei primi giorni del nuovo anno, il primo cittadino aveva esplicitamente invitato i molaresi a seguire le regole per non incappare nelle sanzioni amministrative. Ma il fronte non si è mai chiuso del tutto. «Da un po’ di tempo a questa parte dobbiamo fare i conti con alcuni errati conferimenti dei rifiuti – aggiunge Barisone –. Nello specifico si tratta dei sacchetti di spazzatura gettati all’interno dei bidoni stradali. Abbiamo già provveduto a restringere le fessure, ma spesso i sacchi vengono appoggiati sopra la copertura». Con le nuove foto-trappole si proverà a dare un’identità a questi individui.