Quindici studenti della provincia tra i vincitori del Progetto di storia
Parteciperanno ai viaggi studio nei luoghi della memoria quando le condizioni generali lo consentiranno
PROVINCIA – Si è conclusa la 39esima edizione del Progetto di storia contemporanea, indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Gli studenti premiati sono 125, appartenenti a 22 istituti scolastici e a 3 centri di formazione delle province piemontesi, sulla base di una graduatoria redatta dalla Commissione di valutazione, composta da membri degli Istituti storici della Resistenza piemontesi.
Tra gli studenti premiati quindici provengono da due centri di formazione professionale e da un istituto superiore della provincia: il Centro di Formazione For.Al di Valenza con gli studenti Ginevra Baratti, Chantal Bizzarri,Manuel Gradinariu, Rexhina Proshka e Manuel Bonacossa coordinati dai professori Elena Piccioni e Antonio Carandini; l’Itis Sobrero di Casale Monferrato con il gruppo coordinato dalla professoressa Elisa Algozino e composto da Lorenzo Antonellini, Maria Teresa Casalone, Irene Debernardis, Chiara Raiteri e Sofia Torti; l’Enaip di Alessandria con gli studenti Oana Chiriac, Francesca Barbieri, Sofia Parrino,Francesco Pio Mancaniello e Christian Serpi, coordinati dalla professoressa Annalisa Leidi.
Le scuole secondarie e gli enti di formazione professionale partecipanti al concorso sono stati 54, con un totale di 950 studenti suddivisi in 190 gruppi da 5 componenti ciascuno. Si è registrato un lieve aumento degli iscritti (+ 4,2%) rispetto alla precedente edizione.
Le valutazioni espresse dalla commissione di storici hanno evidenziato la qualità e l’originalità dei lavori proposti che, anche in questa edizione, si sono concentrati su tre temi di ricerca: lo sport e la storia del ‘900 (traccia scelta dal 40,2% dei partecipanti); la caduta del Muro di Berlino 30 anni dopo (preferita dal 57% degli studenti); I 50 anni della Regione Piemonte (indicata dal 2,8 % dei giovani).
Il Piemonte, oltre a essere stata la prima regione d’Italia a stabilire, con un’apposita e specifica legge – quarantaquattro anni fa, nel 1976 – l’istituzione di un Comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione, è stata anche tra le prime realtà a promuovere progetti di studio sulla storia contemporanea, coinvolgendo – a partire dal 1981- decine di migliaia di studenti medi piemontesi e organizzando centinaia di viaggi nei luoghi della memoria. Per il momento gli studenti vincitori, accompagnati dai loro docenti, non potranno partecipare ai viaggi studio che avrebbero dovuto svolgersi entro la fine di questo anno scolastico. Le ragioni sono a tutti ben note, motivate dall’attuale emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19 e dai conseguenti provvedimenti di distanziamento sociale e di restrizione della libera circolazione, adottati dalle autorità nazionali e regionali, ai quali si affianca la chiusura delle scuole.
“Il Consiglio regionale, consapevole dell’importanza dei viaggi nei luoghi della memoria storica per l’indubbio rilievo di esperienze collettive, condivise, importanti sotto il profilo dei valori educativi e didattici – hanno dichiarato il presidente del Consiglio Stefano Allasia e il vicepresidente Mauro Salizzoni – si impegna a individuare e riproporre i viaggi studio appena le condizioni generali lo consentiranno, riservandosi forme alternative di premialità qualora ciò non fosse possibile entro tempi ragionevoli”.
Agli studenti vincitori delle attuali classi quinte che concluderanno quest’anno con l’esame di maturità il proprio ciclo di studi superiori, considerata la maggiore età, verrà proposta, in via preferenziale, la possibilità di partecipare, a titolo individuale, ai prossimi viaggi studio che verranno organizzati prevedendo, nel caso di indisponibilità o impedimento, l’attribuzione di un premio alternativo.